I vantaggi di investire in una manutenzione sempre più 4.0

Intervista esclusiva a Andrea Gibelli, Amministratore di Repcom Srl, distributore di componentistica elettronica e di strumenti per la manutenzione

  • Marzo 12, 2018
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  • Andrea Gibelli, Amministratore e Direttore Tecnico di Repcom Srl
    Andrea Gibelli, Amministratore e Direttore Tecnico di Repcom Srl
  • Il rilevatore SONAPHONE è capace di rilevare gli ultrasuoni nella banda 20-100kHz e mostra lo spettro sullo schermo touch a colori, aiutando il manutentore nell’individuazione della perdita
    Il rilevatore SONAPHONE è capace di rilevare gli ultrasuoni nella banda 20-100kHz e mostra lo spettro sullo schermo touch a colori, aiutando il manutentore nell’individuazione della perdita
  • Le fiere di settore rappresentano uno dei veicoli principali di promozione dei prodotti distribuiti da Repcom, oltre che un’ottima fonte di contatti. Anche per il 2018 l’azienda ha scelto di partecipare ai principali eventi in Italia
    Le fiere di settore rappresentano uno dei veicoli principali di promozione dei prodotti distribuiti da Repcom, oltre che un’ottima fonte di contatti. Anche per il 2018 l’azienda ha scelto di partecipare ai principali eventi in Italia
  • La collaborazione tra Repcom e Sonotec è iniziata nel 2012. Ciò ha permesso all’azienda di avvicinarsi al settore della manutenzione
    La collaborazione tra Repcom e Sonotec è iniziata nel 2012. Ciò ha permesso all’azienda di avvicinarsi al settore della manutenzione
  • Leggi il QR code e iscriviti al Webinar “Aria compressa - Massima efficacia nella ricerca delle perdite con SONAPHONE” in programma giovedì 3 maggio alle ore 11 - o vai su www.manutenzione-online.com/webforms/repcom/
    Leggi il QR code e iscriviti al Webinar “Aria compressa - Massima efficacia nella ricerca delle perdite con SONAPHONE” in programma giovedì 3 maggio alle ore 11 - o vai su www.manutenzione-online.com/webforms/repcom/

In Repcom dal 2009, Andrea Gibelli ricopre oggi il ruolo di Amministratore e Direttore Tecnico. Con lui abbiamo parlato delle recenti evoluzioni che il mercato industriale e il settore della manutenzione stanno attraversando, e le soluzioni che Repcom of­fre per rispondere a queste rinnovate esigenze, sia in termini di tecnologia che di formazione.

Repcom si occupa di distribuzione di componentistica elettronica da oltre 40 anni. Ci può raccontare brevemente la sua storia e i passi principali che le hanno permesso di confermarsi per un così lungo periodo sul mercato?

Repcom è nata oltre qua­rant’anni fa come agenzia italiana di National Semi­conductor, produttore ame­ricano di componentistica elettronica. Dopo dieci anni ci fu la prima importante svolta, quando National de­cise di aprire la propria fi­liale italiana. Repcom scelse di proseguire per la propria strada, interrompendo la collaborazione con il produt­tore americano e diventando distributore di alcune azien­de tedesche come Sensortechnics, oggi First Sensor, (sensori e trasmettitori di pressione, livello e flusso) e Jauch (specialista in quarzi e oscillatori al quarzo), e facendo poi crescere man mano l’offerta a catalogo.

Io sono arrivato in azienda nel 2009, con una laurea in ingegneria elettro­nica e dieci anni di esperienza come progettista elettronico di sistemi di controllo industriali: il background tecnico, requisito essenziale di tutto il personale di Repcom, ci dà la possibilità non solo di proporre i nostri pro­dotti, ma soprattutto di offrire consulenza tecnica specializzata nella scelta della soluzione più appropriata a problemi applicativi.

Oggi l’azienda è in ulteriore evoluzione ma il nostro focus rimane la fornitura di prodotti di qualità, tecnologica­mente avanzati, spesso specifici per alcuni mer­cati e settori. Il valore aggiunto della nostra offer­ta rimangono quindi l’innovazione tecnologica, la consulenza nella scelta della giusta soluzione ed il supporto nella fase progettuale.

Quali sono i settori verticali su cui vi focalizzate e che vi danno maggiori soddisfazioni, e in quali invece riscontrate maggiore difficoltà?

I settori medicale e farma­ceutico ci hanno dato, e continuano a darci, grandi soddisfazioni: l’alto valore tecnologico dei sistemi e dei relativi componen­ti, combinato con la loro difficile sostituibilità e reperibilità sul merca­to, ci permette di avere sempre ottimi riscontri. Il settore dell’automazio­ne degli edifici, nel quale siamo entrati anni fa con i sensori di umidità, con­tinua ad essere un setto­re per noi trainante e per il quale abbiamo impor­tanti novità come i sensori di VOC e di CO2. Nel comparto industriale, la refrigerazione e alcune applicazioni “difficili” come dosaggio di colle o lubrificanti, rappresentano ambiti appli­cativi per noi molto interessanti.

Oltre ai mercati verticali c’è anche un settore trasversale, come quello della manutenzione, al quale vi rivolgete da qualche anno. Come siete entrati in questo settore? E quali prodotti proponete al mercato?

Alla manutenzione ci siamo avvicinati quasi ca­sualmente nel 2012, quando abbiamo avviato la collaborazione con la tedesca Sonotec, specia­lizzata nella tecnologia ultrasonica. Inizialmente siamo diventati distributori per l’Italia dei loro sensori di bolle e di flusso non invasivi, specifici per il medicale e alcune applicazioni industriali.

In seguito la stessa azienda ci ha chiesto la disponibilità a commercializzare anche la loro gamma di strumenti a ultrasuoni per la manu­tenzione degli impianti di distribuzione dell’a­ria compressa, e non solo: abbiamo colto al volo l’occasione, che per noi rappresentava la possibilità di aprirci a un mercato comple­tamente nuovo, essendo abituati fino ad allora a confrontarci esclusivamente con clienti OEM, produttori di elettronica. L’iniziale curiosità si è presto trasformata in soddisfazione per i risul­tati ottenuti e nel prossimo futuro orienteremo ulteriori energie in questa direzione.

Sonotec sta investendo fortemente sulla ma­nutenzione 4.0, in particolare con il nuovo So­naphone, uno strumento in grado di supportare i manutentori sia durante l’individuazione delle perdite dell’impianto di distribuzione dell’aria compressa, sia nell’archiviazione dei dati e nella generazione dei report.

È capace di rilevare gli ultrasuoni nella banda 20-100kHz e mostra lo spettro sullo schermo touch a colori, aiutando il manutentore nell’indi­viduazione della perdita. Trovato il punto, è pos­sibile salvare la traccia audio e i valori di ultra­suoni rilevati, scattare una fotografia del punto, memorizzare un commento scritto e vocale; successivamente, lo strumento utilizza questi dati per produrre un report dettagliato della ri­levazione direttamente in PDF. In più, con l’App LeakExpert è possibile stimare l’entità della perdita espressa in litri al minuto e produrre un report riassuntivo.

Caratteristica ulteriormente interessante degli ultrasuoni è che permet­tono di rilevare le perdite più piccole anche in ambienti fortemente rumo­rosi, senza interrompere la produzione durante l’ispezione.

Qual è la tipologia di manutentore ideale che può avvantaggiarsi maggiormente dall’utilizzo di questa soluzione?

Qualsiasi manutentore, oserei dire; l’aria compressa è infatti presente in tutti gli ambienti industriali e, molto spesso, gran parte dell’aria prodotta viene sprecata attraverso le falle presenti nei condotti di distribuzione. Quando ci capita di dimostrare il funzionamento della nostra stru­mentazione all’interno dei reparti produttivi, in pochi minuti rileviamo decine di perdite, che a conti fatti si traducono in una perdita totale che può raggiungere facilmente decine di migliaia di euro all’anno: la produzione dell’aria compres­sa che sfugge attraverso un foro di 1 millimetro di diametro costa infatti all’azienda quasi 400 Euro all’anno.

Ci accorgiamo che molte aziende non hanno la sensibilità di quanti soldi stiano perdendo attra­verso reti di distribuzione dell’aria compressa scarsamente manutenute; e di quanto possa risultare facile ed economico intervenire impie­gando strumenti come SONAPHONE. Dall’altra parte, però, le aziende che iniziano ad informar­si, spinti dagli incentivi finalizzati al risparmio energetico, finiscono spesso con investire in questa tecnologia.

Da un punto di vista strettamente commercia­le riteniamo di avere davanti molto margine di crescita ed una sfida molto stimolante: suppor­tare le aziende nella comprensione di quanto possano risparmiare attraverso una corretta manutenzione degli impianti.

A proposito di 4.0, percepite dei cambiamenti nelle esigenze dei vostri clienti in questo senso e, di conseguenza, nello sviluppo tec­nologico dei vostri fornitori?

È sicuramente cresciuta la richiesta di sensori per monitorare accurata­mente gas e liquidi anche in applicazioni industriali dove le nostre tecno­logie, nate per applicazioni medicali, risultavano finora sconosciute. Que­sta tendenza non ha per il momento modificato l’approccio dei produttori di sensori con i quali collaboriamo, perché la forza di questi prodotti è nella loro stessa tecnologia.

Lo scorso giugno avete ricevuto da Sensirion, produttore svizzero di sensori di umidità e misuratori di flusso, il premio di Migliori Distributori del 2017. Cosa significano per voi riconoscimenti di questo tipo? Come descriverebbe il rapporto con i vostri fornitori?

Siamo stati insigniti di questo premio durante il meeting annuale dei di­stributori presso la loro sede sul Lago di Zurigo. Sensirion ha circa 20 anni di storia caratterizzati da un notevole sviluppo: nata come piccola azienda dall’idea di due studenti neolaureati, arriva oggi a contare circa 700 dipendenti. Abbiamo cominciato a collaborare con loro come di­stributori esclusivi per l’Italia nel 2002, possiamo quindi dire di esse­re cresciuti insieme. Negli ultimi anni, proprio in virtù del loro sviluppo esponenziale, hanno avuto necessità di stringere accordi con distributori globali, presenti anche in Italia, per diffondersi sul territorio in maniera ancora più capillare.

Per questi motivi la soddisfazione è ancora maggiore; il premio ci è sta­to assegnato per gli ottimi risultati ottenuti nell’anno, sia in termini di fatturato che di nuove opportunità generate, i cui frutti matureranno nel prossimo futuro. E riceverlo di fronte a 50 colleghi provenienti da tutta Europa è stata una grande soddisfazione personale.

Il rapporto con i nostri fornitori è eccellente. E ritengo che non sia un caso: la nostra strategia di ricercare prodotti innovativi ci porta spesso a interfacciarci con piccole realtà, nelle quali il referente è unico e il rap­porto di fiducia reciproca è fondamentale fin dall’inizio. Ciò consente di legarci a loro in maniera molto stretta e per lungo tempo, fino a entrare a far parte della loro storia.

La conoscenza dei prodotti, la capacità di fornire un servizio di consulen­za tecnica ai nostri clienti e un ottimo rapporto personale con i fornitori sono gli ingredienti principali del nostro successo.

Parlando del 2018 quali sono le novità principali che vi riguardano?

Grande novità di quest’an­no sarà l’avvio di corsi di formazione sull’utilizzo degli strumenti di Sonotec per la manutenzione. L’idea è di or­ganizzare dei seminari rivolti a gruppi ristretti di operatori, i cui partecipanti potranno testa­re con mano la strumentazione e acquisire informazioni sulle molteplici applicazioni del rileva­tore SONAPHONE.

All’interno di questa parte forma­tiva giovedì 3 maggio alle ore 11 presso TIMGlobal Media terremo il Webinar dal titolo “Aria compres­sa - Massima efficacia nella ricer­ca delle perdite con SONAPHONE” [CLICCA QUI PER ISCRIVERTI, ndr]; si tratta di una breve presentazione dell’approccio assolutamente innovativo utilizzato dal rilevatore SONAPHONE nel ricercare, stimare e documentare le perdite.

Mostreremo come SONAPHONE sia facile da utilizzare e produca in modo automatico report immediatamente utilizzabili per la riparazione delle perdite.

E per quanto riguarda invece le novità di prodotto o partnership con fornitori?

In questo momento stiamo lavorando al consolidamento dei rapporti già in essere, per farli crescere ulteriormente e svilupparli al meglio. In merito alle novità di prodotto, per quanto riguarda la manutenzione, il rilevatore SONAPHONE sarà arricchito di nuove App che lo rende­ranno sempre più facile da utilizzare e performante. In altri settori cito invece Sensirion, che ha appena lanciato un nuovo sensore OEM di CO2, frutto di anni di sviluppo, da accoppiare ai sensori di VOC e di umidità e temperatura.

L’utilizzo di questi sensori in un ambiente chiu­so permette di ottimizzare la gestione degli impianti di climatizzazione e ventilazione degli edifici, rendendo gli ambienti confortevoli e fa­cendo risparmiare energia.

Il monitoraggio ambientale nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro è una tematica sempre più at­tuale, per assolvere alle normative che stanno entrando in vigore e per offrire alle persone una qualità della vita sempre migliore.

Siete molto presenti a fiere ed eventi di settore. Quanto sono importanti per voi questi momenti di incontro e continuerete a investirci anche nel 2018?

Sicuramente le fiere di setto­re rappresentano uno dei vei­coli principali di promozione dei nostri prodotti oltre che un’ottima fonte di contatti.

Scegliamo ogni anno di partecipare ai principa­li eventi in Italia perché continuano a essere otti­me occasioni di incontro con persone qualificate: capire le applicazioni e affiancare i tecnici nello sviluppo del prodotto è la chiave del successo della nostra azienda.

E per questo abbiamo rinnovato la presenza a giornate convegnistiche altamente specializza­te come il MaintenanceStories e l’Energy Effi­ciency Stories.

In definitiva quali sono le aspettative di Repcom per il prossimo futuro?

Prevediamo un rafforzamento della nostra pre­senza nel mercato della manutenzione, dovuta sia alla potenzialità ai rilevatori SONAPHONE che ai servizi da noi implementati.

Stiamo inoltre cooperando a numerosi progetti al fianco dei costruttori OEM in settori per noi storici, nutriamo quindi importanti aspettative di consolidamento e crescita.

 

Alessandro Ariu