Manutenzione del fluido idraulico, un approccio 4.0

Le soluzioni Hydac consentono un facile accesso alle tecnologie abilitanti tipiche del nuovo paradigma industriale

  • Manutenzione del fluido idraulico, un approccio 4.0
    Manutenzione del fluido idraulico, un approccio 4.0

Anche la manutenzione degli impianti oleodinamici offre l’opportu­nità di ottimizzare il proprio impianto in chiave 4.0. Esiste, infatti, un legame tra IPdM e Industria 4.0 che, per essere visibile, richiede il superamento del più tradizionale approccio della sostituzione “a rottu­ra” del componente.

La contaminazione del fluido idraulico è responsabile del 70-80% dei guasti all’impianto; affrontare questa problematica attraverso l’approccio predittivo intelligente alla manutenzione (IPdM) consente di adeguare l’impianto ai prin­cipi dell’Industria 4.0: automazione, monitoraggio, riduzione di sprechi e inef­ficienze del sistema, ed efficienza energetica.

Parliamo, dunque, dell’accesso alle tecnologie abilitanti all’Industria 4.0, in cui rientrano diverse soluzioni di Hydac. Il metodo predittivo, infatti, si av­vale dell’approccio on condition, ovvero del monitoraggio in real-time delle condizioni del fluido idraulico attraverso l’ausilio di dispositivi elettronici.

I sensori Hydac permettono di monitorare e misu­rare la contaminazione, individuarne la natura (so­lida, liquida, gassosa), le soglie raggiunte e perfino la qualità chimica del fluido al fine di diagnosticare l’invecchiamento. Inoltre, grazie a un’ampia gamma prodotto e a un ufficio tecnico specializzato, Hydac è in grado di progettare e realizzare soluzioni che integrano programmazione, meccanica, elettronica e schede di controllo. I carrelli di filtrazione Smart Evo sono un esempio di soluzione smart, inte­grabile e connessa al proprio sistema-macchina. Si tratta di un’unità di flussaggio che, integrando componentistica evoluta, è in grado di misurare le grandezze relative allo stato dell’olio (saturazione di acqua nell’olio, temperatura, viscosità, pressio­ne); individuare le tipologie e i livelli di contamina­zione; visualizzare gli andamenti temporali delle grandezze, intervenire attraverso logiche di con­trollo e connettersi con la rete aziendale.

Nella gamma elettronica di Hydac rientra il CS 1000 (Contamination Sensor) per la rilevazio­ne permanente della contaminazione solida nei fluidi che fornisce dati secondo classi ISO, SAE o NAS. Il MCS 1000 (Metallic Contamination Sensor) è un contatore di particelle solide me­talliche che consente il monitoraggio continuo del fluido di lubrificazione e ne misura, inoltre, la temperatura. L’AquaSensor, AS1000, rileva la presenza di acqua nell’olio restituendo un se­gnale 4-20 mA. Il multi-sensore HydacLab HLB 1300 monitora lo stato degli oli e informa l’uten­te in tempo reale dei cambiamenti chimico fisici dei fluidi che, così, può intraprendere azioni im­mediate nel caso di deterioramento delle condi­zioni operative. Il dato rilevato è reso disponibile in forma di segnali analogici sequenziali o swi­tching output che permettono, ad esempio, di attivare direttamente dispositivi di allarme. La digitalizzazione di questi strumenti, attraver­so interfaccia, rende possibile la connessione dell’impianto oleodinamico tradizionale alla rete Ethernet dell’azienda.