Tecnologie abilitanti di Industry 4.0 nell’Asset Management

IoT, manutenzione predittiva e digitalizzazione: le nuove sfide al centro dell’evento organizzato da IB, Automazione & Sistemi e I2 Industrial Innovation

  • Luglio 31, 2018
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  • Il convegno "Tecnologie abilitanti di IND 4.0 nell'Asset Management: un approccio olistico e pragmatico tra competitività e controllo del rischio"
    Il convegno "Tecnologie abilitanti di IND 4.0 nell'Asset Management: un approccio olistico e pragmatico tra competitività e controllo del rischio"
  • Paolo Pinceti, professore dell'Università di Genova, ha relazionato, via Skype, sul tema "Automazione e IIoT: nuove sfide, tendenze e punti d’attenzione"
    Paolo Pinceti, professore dell'Università di Genova, ha relazionato, via Skype, sul tema "Automazione e IIoT: nuove sfide, tendenze e punti d’attenzione"
  • Maurizio Ricci, CEO di IB, ha approfondito il tema dell'Integrazione tra “human process”, l’automazione, i dati per una manutenzione predittiva pragmatica, applicabile ed efficace
    Maurizio Ricci, CEO di IB, ha approfondito il tema dell'Integrazione tra “human process”, l’automazione, i dati per una manutenzione predittiva pragmatica, applicabile ed efficace

È andato in scena lo scorso 10 luglio presso la sala meeting di Acquaworld (Concorezzo – MB) il convegno Tecnologie abilitanti di IND 4.0 nell'Asset Management: un approccio olistico e pragmatico tra competitività e controllo del rischio. Organizzato da IB Software & Consulting, AS – Automazione & Sistemi e I2 Industrial Innovation, con TIMGlobal Media come partner, l’evento si è sviluppato attraverso una mattinata che, grazie agli interessanti interventi dei relatori, è stata ricca di preziosi spunti sul tema.

Dopo il benvenuto dell’organizzazione, è stato introdotto il tema Industria 4.0 e Asset Management: equilibrio tra competitività e rischio. L’importanza del valore della conoscenza intesa come capacità di interpretazione e analisi del dato è assolutamente centrale: mai come oggi, nel mondo dell’Industria 4.0, sapersi districare correttamente nella giungla dei Big Data diventa un volano di conoscenza e quindi di competitività. Il rischio è, al contrario, quello di assistere a una digitalizzazione lenta: diffondere la cultura dell’analisi del dato diventa quindi la mission degli operatori di settore.

La parola è quindi passata a Paolo Pinceti, professore presso il Dipartimento di Ingegneria Navale, Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni (DITEN) dell’Università di Genova. Il suo intervento, dal titolo Automazione e IIoT: nuove sfide, tendenze e punti d’attenzione, ha approfondito il tema del 4.0 nel suo insieme, analizzando lo stato dell’arte e segnalando alcuni spunti per il futuro. Anzitutto Smart Manufacturing e Industria 4.0, due temi spesso fatti coincidere, sono concetti molto diversi, in quanto lo Smart Manufacturing, ribadisce Pinceti, è un sottoinsieme dell’IoT. A emergere nello scenario attuale è soprattutto un concetto: lo Smart Manufacturing è il cappello sotto il quale a livello mondiale si stanno sviluppando le tecnologie per la fabbrica del futuro. Esso sfrutterà gli standard che saranno sviluppati nell’IoT, ma che oggi ancora non sono disponibili (e nemmeno prossimi). Cosa è dunque necessario fare oggi? Anzitutto progettare fabbriche e impianti che utilizzino tecnologie di comunicazione basate su architetture Ethernet; quindi utilizzare protocolli di comunicazione standard; sviluppare sistemi di Asset Management aperti e in grado di crescere insieme alla futura crescita della sensorizzazione degli impianti e della maggiore disponibilità di dati; porre attenzione sin da subito ai problemi legati alla cybersecurity; accrescere le competenze del personale attraverso una formazione tecnica qualificata. Solo in questo modo l’IoT potrà poggiare su basi realmente concrete.

Il terzo intervento è stato invece curato da Maurizio Ricci, CEO di IB, che ha relazionato su Integrazione tra “human process”, l’automazione, i dati per una manutenzione predittiva pragmatica, applicabile ed efficace. Si è ripartiti dalla centralità del concetto di conoscenza, esaltato soprattutto in quanto rappresenta una leva fondamentale per la gestione della complessità. In questo senso la “conoscenza del dato” diventa elemento cardine per impostare un’attività di manutenzione predittiva che aiuti il manutentore nella sfida al raggiungimento della diagnosticabilità del guasto.

Altro punto importante è il concetto della manutenzione come processo non lineare bensì circolare: per perseguire un obiettivo di miglioramento continuo e di efficienza delle risorse occorre adottare un approccio olistico e cooperativo lungo l’intero ciclo di vita dell’asset. È necessario cioè rivalorizzare il portafoglio degli asset, coinvolgendo tutti gli stakeholder e soprattutto la Direzione degli impianti, la Manutenzione e la Produzione in una logica sistemica, sfruttare tutte le conoscenze acquisite, minimizzando il consumo di risorse e di energia e lo spreco di materiali e rivisitare ogni singola fase del processo, specie in una prospettiva di 4.0.

La soluzione software InfoPMS 4.0 di IB rappresenta in questo senso uno strumento tecnologico che potenzia l’analisi dei dati e accompagna le aziende verso l'equilibrio tra efficienza e rischio sostenibile. L'evoluzione del progetto InfoPMS in ottica 4.0 incentiva l'implementazione della manutenzione predittiva, sfruttando al massimo il patrimonio dei dati esistenti, delle condizioni di funzionamento dei macchinari o degli impianti, utilizzando anche tecniche di machine Learning, potenziando la capacità di analisi e arricchendola con nuovi dati e performance in real-time.

Ultimo intervento della giornata è stato curato da Alberto Stillo, Managing Director di I2 Industrial Innovation, il quale ha esposto alcuni casi pratici di Tecnologia a supporto dell’operatività sul campo: Realtà Aumentata & Remote Assistance.

Lo speech è stato incentrato sui vantaggi e le opportunità che le nuove tecnologie di realtà aumentata e assistenza da remoto possono offrire in termini di riduzione di tempi e costi, specialmente per le attività di manutenzione. Stillo ha proposto una serie di Case Studies in settori trasversali (importanti aziende di trasporto, Food & Beverage, Oil & Gas ecc.), illustrando come, ad esempio attraverso l’utilizzo di Smart Glasses, sia possibile teleguidare i tecnici nella risoluzione di un problema anche a migliaia di kilometri di distanza.

 

Alessandro Ariu