Un CMMS Smart per vincere la sfida del Global Service

Intervista esclusiva a Massimo Esposito, Ufficio Tecnico di Siram Veolia Industry & Building

  • Massimo Esposito, Innovazione e Strumenti - Ufficio Tecnico di Siram Veolia Industry & Building Manutenzione
    Massimo Esposito, Innovazione e Strumenti - Ufficio Tecnico di Siram Veolia Industry & Building Manutenzione
  • Grazie a Coswin8i, Siram Veolia I&B ha potuto impostare il WCM e implementare due strumenti cardine come il Machine Ledger e gli Emergency Workorders
    Grazie a Coswin8i, Siram Veolia I&B ha potuto impostare il WCM e implementare due strumenti cardine come il Machine Ledger e gli Emergency Workorders

Da circa un anno Siram Veolia I&B ha avviato una stretta collaborazione con il software provider Siveco, implementando il CMMS Coswin8i sulle proprie attività e avvalendosi di esso per i progetti con i clienti. Con l’ing. Massimo Esposito abbiamo approfondito i dettagli di questa sinergia che sta consentendo enormi passi avanti all’azienda in termini di sviluppo tecnologico d’avanguardia.

Ing. Esposito, ci può descrivere l’attività di Siram Veolia Industry & Building e il suo ruolo?

Siram Veolia Industry & Building è una società del Gruppo Siram Veolia, che si rivolge al mercato privato dell’Industria e del Real Estate con una serie di servizi mirati alla crescita e allo sviluppo sostenibile, attraverso l’ottimizzazione delle risorse naturali e all’impiego di soluzioni innovative di manutenzione per la gestione degli asset. L’azienda è parte del Gruppo Veolia, multinazionale francese, che nel 2019 ha fornito acqua potabile a 95 milioni di persone e gestito le acque reflue per 67 milioni di abitanti, prodotto 45 milioni di megawattora e convertiti 50 milioni di tonnellate di rifiuti in nuovi materiali ed energia.

Personalmente lavoro nel Gruppo dal 2003. Entrai come responsabile dei sistemi informativi e dei contratti IT grazie al mio background informatico.

Negli anni ho ricoperto vari ruoli, e oggi sono nell’Ufficio Tecnico per l’innovazione e sviluppo, con particolare riferimento alla parte industria. Ci rivolgiamo in gran parte al settore della difesa (Leonardo su tutti), ma abbiamo clienti anche nel comparto cartario, nel Food & Beverage, nel manifatturiero e in altri grossi ambiti.

La nostra attività è organizzata su due principali tipologie di Global Service: una relativa agli impianti generali (aria compressa, caldo/freddo, tutto ciò che riguarda la vita dello stabilimento) e una per quelli di produzione, legati allo sviluppo del prodotto finale e quindi tecnologicamente più avanzati.

Com’è iniziata la collaborazione con Siveco e perché avete scelto proprio Coswin8i?

Già nei primi anni 2000 utilizzavamo Coswin8i, e in quella fase ne eravamo anche distributori presso varie realtà. Poi cambi strategici ci hanno portato a fare altre scelte, affidandoci a diversi provider e anche a un CMMS della capogruppo. Tutte soluzioni interessanti capaci di performare bene, ma che purtroppo palesavano alcuni limiti di fronte a necessità più complesse.

Così nel 2019 abbiamo avviato una software selection che ha coinvolto 9 sistemi, valutati su ben 40 parametri molto stringenti. A vincere è stato Coswin8i, che si è dimostrato superiore ai competitor non solo per l’altissimo livello tecnologico – ovviamente cresciuto rispetto alle prime versioni con cui avevamo avuto a che fare – ma anche per tutta una serie di caratteristiche che andavano oltre l’aspetto prettamente tecnico, come l’affiancamento costante dimostrato da parte di Siveco nella fase di test e la capacità di risolvere le stringenti esigenze di customizzazione richieste. A parità di disponibilità tecnologica, infatti, spesso la differenza la fa la reattività del partner. E in quel momento con Coswin8i ci siamo sentiti perfettamente allineati.

Quali asset sottoponete oggi alla gestione del Coswin8i?

Premettiamo che, di fatto, abbiamo potuto cominciare a rilasciare Coswin8i sugli impianti solo da maggio 2020, in pieno lockdown, con i primi mesi interamente dedicati alla configurazione. È stata quindi una sfida nella sfida. Avviare un sistema così complesso durante un periodo simile poteva sembrare follia, con la necessità di ristrutturare da remoto tutte le metodologie di formazione a operatori in sito che non avevano mai visto il nuovo strumento né utilizzato prima il palmare con la soluzione Nom@d. Abbiamo inoltre dovuto rinunciare anche alla fase di affiancamento fisico giornaliero con gli operatori, una parte determinante delle procedure preliminari per conoscere bene le diverse peculiarità delle macchine.

Tuttavia, grazie anche al supporto costante di Siveco, abbiamo superato questo doppio salto nel buio riuscendo anzitutto a rilasciare il software sugli asset degli impianti produttivi, che sono prioritari, mentre ora stiamo iniziando ad avviarlo anche sugli impianti generali.

A proposito del modulo mobile Nom@d, quali sono i vantaggi principali nel suo utilizzo?

La presenza del Nom@d è stato uno degli elementi discriminanti che ci ha portato a scegliere Coswin8i: cercavamo un sistema dotato di una vera e propria componente mobile, e che non si limitasse a disporre di una semplice “App”, quasi fosse una versione ridotta del CMMS. Quando abbiamo esaminato il Noma@d non abbiamo potuto far altro che assegnargli un punteggio tecnologico altissimo. Partiti con l’idea di affidarne uno a squadra, con quattro o cinque palmari per ogni sito, è stato talmente efficace che ne abbiamo dovuto assegnare uno a ciascun operatore, visti i benefici immediati per la produttività.

Basti solo pensare a quanto è stato ridotto l’uso della carta rispetto al passato e quanto è possibile fare in più ora, eliminando i passaggi burocratici come compilare gli OdL a mano, tornare in ufficio per consegnarli a un addetto il quale poi deve occuparsi di caricarli sul CMMS ecc., ma anche avere un tracciamento dell’attività in tempo reale, eliminare possibili errori di caricamento dati, e soprattutto poter offrire al cliente risposte tempestive e globali sulle performance. Grazie a Nom@d, oggi possiamo registrare sul palmare una miriade di nuovi dati legati a guasti, difetti ecc., e permettere all’utente di avere un feedback immediato.

L’utilizzo della carta è ancora molto diffuso nelle realtà con cui avete a che fare? Come si accompagna l’interlocutore nella transizione verso il digitale?

Lo si fa a piccoli passi. È vero, in molti casi la carta è ancora uno strumento dominante, ma quando ci presentiamo al cliente con questa soluzione, che dimostra sul campo i vantaggi della digitalizzazione, i nostri interlocutori si rendono conto immediatamente delle opportunità.

Va sottolineato che le realtà che abbiamo di fronte sono comunque tutte molto ricettive rispetto alle innovazioni tecnologiche. Noi rappresentiamo in questo senso la spinta definitiva al cambio di passo. Tant’è che molto spesso capita ci chiedano loro stessi di testare Coswin8i per la propria attività, convinti dall’eccezionale livello di ingegnerizzazione con cui è stato implementato (frutto anche della trentennale esperienza di Siram nella manutenzione).

Quali altri progetti sono in cantiere o state sviluppando con Siveco e Coswin8i?

Vogliamo anzitutto portare avanti la collaborazione con Siveco su tutti i contratti che abbiamo, forti degli importanti risultati. Ma soprattutto stiamo avviando insieme alcuni progetti di Smart Maintenance, grazie alla predisposizione del Coswin8i per l’IoT e per il BIM, sul quale Veolia sta spingendo molto. Con i CMMS precedenti tutto ciò non era fattibile. Oggi invece riusciamo ad avviare attività di manutenzione proattiva.

Grazie a Coswin8i siamo riusciti a impostare la WCM in Leonardo, con grande soddisfazione di tutti. Abbiamo potuto implementare due strumenti cardine come il Machine Ledger e gli Emergency Workorders, con livelli estremi di dettaglio, apprezzatissimi dal cliente. Abbiamo insomma uno strumento che ci permette di organizzare finalmente tutte quelle attività che pensavamo impossibili anni fa, consentendo di proiettarci davvero nel futuro con entusiasmo.

Alessandro Ariu
a.ariu@tim-europe.com