Appalti per le attività di manutenzione negli aeroporti

Criteri e condizioni atti a garantire alla stazione appaltante la scelta migliore in sede di gara

  • Ottobre 7, 2014
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    Appalti per le attività di manutenzione negli aeroporti

Il problema legato all'affidamento dei lavori e servizi di manutenzione è stato più volte rappresentato dai responsabili della manutenzione degli aeroporti associati. L'Osservatorio si era a suo tempo attivato ed aveva dedicato a questo argomento il convegno svoltosi a Fiumicino il 16 Giugno 2010. A detto evento erano stati invitati anche professionisti del settore e docenti universitari ordinari di diritto amministrativo. Si era discusso, in particolare, sui criteri di aggiudicazione e sulle difficoltà di assegnare i lavori a Società affidabili e tecnicamente in grado di svolgere le attività richieste. A quattro anni di distanza, abbiamo chiesto un aggiornamento ai responsabili degli appalti dei gestori presenti al Convegno del 16 Giugno 2010.

 

Cos'è cambiato, in questi anni, nel mondo degli appalti per l'affidamento dei lavori e dei servizi nel settore aeroportuale?

 

«Mai come in questi anni di crisi si è assistito ad un susseguirsi di sentenze, di norme, e di pareri nati per guidare le Stazioni Appaltanti negli affidamenti dei lavori e dei servizi. Viene richiesta trasparenza e chiarezza che provocano inasprimento dei controlli, nuove leggi, articoli di eccelsi "teorici", ecc. che spesso rendono solo più difficile il lavoro delle Stazioni Appaltanti e dei concorrenti. Si tratta di vere e proprie "trappole interpretative" che portano ad esclusioni, spesso oggetto di ricorsi e pareri discordi in primo e secondo grado di giudizio. Con tutto ciò apprendiamo quasi quotidianamente di appalti affidati con ribassi da paura.»

 

Allora facciamo le gare con il criterio del prezzo più basso o con l'offerta economicamente più vantaggiosa?

 

«Oggi si ritiene che il prezzo più basso sia la forma di aggiudicazione più trasparente perché toglie il sospetto che la Commissione (obbligatoria per tali gare) possa "indirizzare" il giudizio e quindi il punteggio verso un concorrente: unica avvertenza è quella di limitare il ribasso accettabile che, se noto, porta tutti i concorrenti ad offrire il ribasso massimo e la Stazione Appaltante al sorteggio (normalmente previsto nel disciplinare delle gare al prezzo più basso). La procedura si trasforma così in una roulette russa che garantisce al vincitore, comunque, un prezzo accettabile. L'offerta economicamente più vantaggiosa è invece da preferire quando sono reali le possibilità del concorrente di offrire opportunità migliorative, quantitative e qualitative alla Stazione Appaltante. Quest'ultima può scoraggiare eccessi di ribasso anche con l'uso di formule per l'attribuzione dei punteggi, condizionate da "valori soglia" che limitano l'eccesso di ribasso (es. media delle offerte).»

 

Quali indicazioni allora possono essere date per gestire al meglio un appalto?

 

«Solo una puntuale e corretta valutazione della base d'asta da parte della Stazione Appaltante consente all'Impresa che intende partecipare ad una gara d'appalto di fare un'offerta seria e congrua. Solo una puntuale analisi dei propri costi (materiali, personale, noli, trasporti, costi generali, utile e costi della sicurezza) consente ai concorrenti di offrire un prezzo sostenibile.

 

Solo una puntuale e corretta verifica dei prezzi offerti dal concorrente, con riferimento anche a condizioni particolarmente favorevoli di cui lo stesso può godere, può garantire alla Stazione Appaltante la corretta esecuzione dell'appalto e di conseguire realmente l'economicità, cioè il massimo risparmio economico e non fittizio, come accade quando i prezzi utilizzati risultano inferiori a quelli di mercato.

 

Solo in questo modo l'appalto può essere garantito e l'opera e il servizio eseguiti a regola d'arte, nel rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza e tutela dei lavoratori, e senza gli ormai soliti ed inutili contenziosi giudiziari.»

 

Ing. Felice Cottino

Presidente Osservatorio

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