Il costo orario in officina

Alcune linee guida per valutare correttamente tariffe e interventi dei manutentori del comparto trasporti

  • Giugno 5, 2014
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    Il costo orario in officina

Recentemente ho fatto il tagliando in concessionaria alla mia autovettura. L'officina esponeva un bel cartello indicante il costo orario applicato, circa 69 euro (comprensivo di IVA) per ogni ora addebitata.

 

Da infarto, anche se non c'è niente da obiettare vista la qualità del servizio.

 

Il pensiero è corso in automatico alle tariffe orarie in vigore nel mondo delle officine che fanno manutenzione nel trasporto, sia su gomma che su ferro. Complici situazioni di crisi economica, scarsità di lavoro eccetera, nel nostro mondo le tariffe orarie che si applicano vanno da circa 20 euro a, quando va bene, 30 euro. Quasi sempre queste tariffe sono il risultato di gare al ribasso imposte dal cliente, dove la qualità del servizio è secondaria rispetto al prezzo.

 

È quindi importante che l'officina abbia ben chiaro cosa significa costo orario per evitare i classici bagni di sangue e per poter predisporre modifiche, aggiornamenti e nuove impostazioni organizzative che consentano di abbassare il costo della gestione dell'attività. Di questi aspetti abbiamo già parlato diffusamente.

 

Si vuole ora riproporre il procedimento per il sistema di calcolo dell'ora lavorata, tratto dalla norma UNI 10992 sul budget di manutenzione.

 

Ore teoriche, lavorabili e distribuibili

Le prestazioni di lavoro sono misurate in ore. Per l'elaborazione del budget di manutenzione e per definire il costo dell'ora standard, è necessario, per ogni lavoratore, distinguere tra:

  • Ore teoriche: risultato delle ore lavorative medie settimanali (per esempio 40 ore) moltiplicate per il numero delle settimane dell'anno budget (base 52 settimane).
  • Ore lavorabili: ore teoriche alle quali si sottraggono le ore che risultano o che, nel caso di elaborazione del budget, si prevedono indisponibili per "diritti contrattuali" (festività, ferie, ore medie per malattie e permessi).
  • Ore distribuibili: ore lavorabili alle quali si sottraggono i "benefici da impresa" (le ore medie che risultano o si prevedono indisponibili per riunioni antinfortunistiche, addestramento, permessi sindacali, assemblee, visite mediche, agibilità, o altri motivi).

Ai fini del calcolo del costo dell'ora standard si tiene conto delle ore distribuibili che sono quelle che si presume possano essere eseguite dal personale.

 

Costo dell'ora standard aziendale

Il costo dell'ora standard, del personale aziendale, è determinato dal rapporto tra il costo globale della manodopera ed il numero di ore che questa esprime.

 

Per la costruzione del costo standard, si devono rispettare le seguenti regole generali:

  1. Definire la struttura manutentiva.
  2. Definire il personale operativo (diretto).
  3. Definire, per differenza, il personale di struttura (indiretto).
  4. Calcolare l'importo previsto del costo del personale diretto e di quello indiretto.
  5. Ribaltare il costo previsto per gli indiretti sui diretti.
  6. Dividere il costo risultante per il numero delle ore distribuibili.

Il costo standard è pertanto calcolato per ogni specialità e, se il sistema lo permette, per mestiere.

 

Deve essere calcolato e distribuito, per numero di effettivi e/o pro quota, il costo degli indiretti gravanti su ogni specialità.

 

La formula per il calcolo del costo dell'ora standard media è:

 

Importo diretti + Importo indiretti + Costi esterni ("Facilities") + Costi interni ("Utilities")/N° ore distribuibili (dai Diretti)

 

Il calcolo del costo dell'ora standard per centro di costo esecutore, per specialità o per mestiere si calcola analogamente tenendo conto dei costi e delle ore relativi.

 

Il costo standard orario così costruito sarà fisso e invariabile per tutto l'arco temporale dell'anno budget.

 

Per effettuare stime approssimate, può essere utilizzato il costo orario medio, che deriva da una valutazione media di più figure professionali.

 

Il costo standard orario effettivo si ottiene con la seguente formula:

 

Costo diretti + Costo indiretti + Costi esterni ("Facilities") + Costi interni ("Utilities")/N° ore consuntivate (dai Diretti)

 

Al costo così ottenuto va aggiunta la percentuale di utile atteso e la percentuale di tasse sull'utile. Si avrà in questo modo il costo totale dell'ora lavorata, cioè il costo da addebitare al cliente.

 

Quante delle nostre officine hanno fatto questo tipo di calcoli?

Bruno Sasso

 

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