Innovazione e sostenibilità: il successo di MACO Green Tech nel settore degli oli industriali

Dal 1999 l’azienda rivoluziona il settore con un approccio green orientato a prolungare la vita degli oli diatermici anziché sostituirli. Una strategia che coniuga risparmio economico, efficienza operativa e riduzione dell’impatto ambientale

  • Giugno 3, 2025
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  • Stefania Crippa, a destra, Funzionario Tecnico Commerciale, MACO Green Tech, Patrizia Chiappa Fornara, a sinistra, Ufficio Commerciale, MACO Green Tech
    Stefania Crippa, a destra, Funzionario Tecnico Commerciale, MACO Green Tech, Patrizia Chiappa Fornara, a sinistra, Ufficio Commerciale, MACO Green Tech
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    Innovazione e sostenibilità: il successo di MACO Green Tech nel settore degli oli industriali

Intervista a Stefania Crippa, Funzionario Tecnico Commerciale, MACO Green Tech e Patrizia Chiappa Fornara, Ufficio Commerciale, MACO Green Tech

 

MACO Green Tech rappresenta un esempio virtuoso di come innovazione e visione ecologica possano trasformare un intero settore. L’azienda ha rivoluzionato l’approccio alla gestione degli oli diatermici con un obiettivo ambizioso: eliminare la necessità di sostituire questi oli, prolungandone la vita utile per l’intera durata dell’impianto. In questa intervista scopriamo come l’azienda sia riuscita a crescere significativamente negli ultimi anni e quali siano le chiavi del suo successo in un mercato tanto specializzato quanto cruciale.

 

Quali sfide ed esigenze hanno originariamente motivato la nascita di MACO Green Tech? In che modo l’azienda ha saputo evolvere e inno- vare nel corso degli anni?

MACO Green Tech nasce dall’esperienza dei due fondatori, che da 20 anni lavoravano in un’altra azienda del settore, e decidono nel 1999, che è il momento di dare una loro impronta più “green” ad un settore vecchio e legato a logiche che ritengono senza futuro. L’idea di base è quella di far si che l’olio diatermico in servizio nei circuiti, non sia più da sostituire, ma con adeguate cure preventive e manutentive, possa durare, ideologicamente, per tutta la vita dell’impianto. Cercano di raggiungere questo obbiettivo che viene perseguito mediante la stesura di piani di manutenzione preventiva adeguata e macchinari progettati e realizzati ad hoc

 

Il vostro sito web riporta numerose referenze da parte di importanti aziende che operano in settori mol- to diversi. Esistono settori specifici in cui il vostro servizio riscuote maggiore successo? Quali approcci o esigenze caratterizzano i diversi settori applicativi in cui lavorate?

I circuiti a olio diatermico sono diffusi in ogni settore merceologico, con picchi nella chimica e nella farmaceutica, ma operiamo moltissimo anche nell’alimentare, aeronautica, tessile, meccanico e nei servizi, come ospedali, teleriscaldamenti, impianti di cogenerazione, etc.

Alcuni dei nostri clienti sono aziende molto grandi, internazionali e con brand commerciali molto noti: spesso, durante la nostra vita quotidiana, ci fa sorridere mangiare la pasta di aziende dove l’abbiamo vista produrre, farmaci per il mal di testa prodotti in impianti che abbiamo fatto ripartire da un emergenza, mangiare patatine che abbiamo visto friggere quando non erano ancora sul tavolo del nostro aperitivo, o volare su aerei che abbiamo visto quando erano ancora rotoli di lamiera o carbonio da cuocere! Questo fa nascere in noi una sana curiosità che diventa interesse per i cicli produttivi dei nostri clienti e si è trasformata poi in una buona conoscenza di un po’ tutte le casistiche possibili. La caratteristica che ci contraddistingue però, è quella di fornire la stessa qualità di servizio a tutte le tipologie di aziende, anche molto piccole, che sono lo “zoccolo duro” della nostra clientela, con i quali abbiamo stretto rapporti di collaborazione decennali e spesso anche di amicizia.

Alcuni settori hanno esigenze specifiche, legate alla sicurezza dei no- stri macchinari, alla formazione del personale o alla tempestività degli interventi, che molto spesso è fondamentale.

 

Come implementate la manutenzione preventiva e quali benefici ha apportato in termini di efficienza operativa e riduzione dei costi? Quali tecnologie utilizzate per il monitoraggio predittivo?

Lo strumento principale per attuare una corretta manutenzione predittiva e preventiva, è la costanza nello svolgimento delle analisi chimico fisiche, che devono essere fatte da laboratori specializzati, seguendo la traccia data dalla norma UNI8069, con integrazione di test più recenti e più specifici a seconda delle diverse problematiche riscontrate. Da anni abbiamo deciso di affidare questo servizio a laboratori esterni, che hanno personale tecnico costantemente aggiornato e macchinari sempre all’avanguardia; inoltre riteniamo che sia fondamentale per garantire l’imparzialità dei risultati. La valutazione dei risultati dell’analisi deve essere fatta poi da un tecnico specializzato dopo aver visionato l’impianto, o quanto meno dopo aver raccolto, con l’aiuto del cliente, adeguate informazioni in merito. Una volta fatto questo passaggio, iniziamo con il cliente la valutazione tecnico commerciale, proponendo attività spot, interventi inseriti in contratti continuativi, che consentono di avere l’impianto sempre in efficienza e sicurezza, a costi più vantaggiosi.

 

In un contesto in cui il tema della sostenibilità è sempre più centrale, quali iniziative avete adottato per ridurre l’impatto ambientale delle vostre attività?

L’idea stessa che sostiene la nostra attività, è una riduzione dell’impatto ambientale; l’olio diatermico, se esausto, è un rifiuto, pertanto operare nella direzione di mantenerlo in vita il più a lungo possibile, significa non immettere sul mercato nuovo prodotto (di natura petrolifera) e non avere un rifiuto da smaltire.
Anche i nostri macchinari sono pro- gettati in modo da ottenere il minore impatto possibile sull’ambiente circostante: sistemi di condensazione spinta dei gas, trattamento con materiali eco-compatibili, oltre a consulenza specifica al cliente per minimizzare i costi di funzionamento dei circuiti, in particolare energia elettrica e combustibili.

 

Quali metodologie e innovazioni tecnologiche utilizzate per garantire la massima sicurezza sia per l’ambiente, sia per i vostri operatori e per gli impianti in cui operate?

La garanzia della sicurezza per i nostri tecnici e per i nostri clienti, durante gli interventi, è fondamentale. Una delle fasi più critiche dei nostri trattamenti avviene durante il degasaggio dell’olio, quando con un nostro distillatore, estraiamo inquinanti gassosi, basso bollenti e molto infiammabili, dall’olio. Per ottimizzare questa fase abbiamo previsto un sistema di condensazione spinta di questi gas estratti, per minimizzare l’emissione e, a verifica del risultato, abbiamo commissionato ad un laboratorio di analisi ambientali, uno studio sulle emissioni effettive del macchinario, che ha misurato la presenza degli inquinanti pericolosi previsti dal D.lgs. 81/08, sia nel raggio di azione dei nostri tecnici che a 5mt, e li ha quantificato in una misura molto più piccola rispetto a quanto previsto dalla normativa menzionata.

 

Negli ultimi anni, MACO Green Tech ha registrato una crescita significativa. Secondo voi, quali strategie specifiche hanno contribuito a questo incremento? Quali sono i progetti più innovativi su cui state investendo per il futuro?

Crediamo sia difficile dare una risposta univoca; negli ultimi due/ tre anni siamo cresciuti molto per una serie di motivi coesistenti: siamo sul nostro mercato l’ultima Azienda nata, ma forse proprio per questo abbiamo un dinamismo ed una capacità di innovazione molto viva, una propensione ad adattarci alle richieste del cliente, con il quale svolgiamo spesso opera- zioni nuove che non fanno parte del nostro core business, ma che facciamo comunque collaborando con lui, mettendo la nostra conoscenza, manualità e voglia di imparare, e che ci ha portato ad inserire attività nuove nel ventaglio delle attività abituali. Inoltre abbiamo stretto partnerships strategiche con i protagonisti principali di questo settore, dai costruttori di caldaie e impianti in genere, manutentori, studi di progettazione, pro- duttori di oli diatermici, etc.

Un’altra grossa componente della crescita, riteniamo che venga dal profondo rapporto umano con i nostri clienti che ci porta ad avere legami nostrani e forti. C’è spesso una riscoperta della persona dietro alla professione e, in particolare per chi si occupa della parte commerciale, emerge un piacere positivo nell’incontrare molte delle persone con cui collaboriamo. Abbiamo sempre obiettivi ambiziosi per il futuro e vorremmo offrire servizi sempre più all’altezza delle situazioni che cambiano; l’ultimo progetto su cui stiamo lavorando è quello di proporre gli stessi trattamenti che facciamo sul diatermico, anche su tutti gli altri olii industriali: idraulici, lubrificazione, turbine, etc. ed allargare il nostro progetto che unisce l’aspetto green al risparmio economico alla necessità di non fermare i macchinari, a tutti i prodotti solitamente utilizzati negli ambiti industriali.

 

Siete entrati nel mondo A.I.MAN. nel 2024 con la vostra partecipazione a EuroMaintenance 2024. Qual è per voi l’importanza del networking associativo nel mondo della manutenzione?

EuroMaintenance 2024 è stata la nostra prima esperienza in questo mondo e non sapevamo bene cosa aspettarci o come porci ma, pur essendoci presentati con queste premesse, ci ha dato un ritorno molto superiore rispetto alle nostre aspettative, in termini di clienti conosciuti, ma anche di partnership iniziate lì e di consolidamento di nostri clienti già operativi. Per noi che cerchiamo costantemente l’innovazione di servizio, l’inserimento di nuovi prodotti, l’aumento della competenza dei nostri tecnici e l’acquisizione di nuove attività, fare networking con chi lavora in questo ambito, è fondamentale, perchè vuol dire confronto con chi opera come noi, ma anche contatti con chi cerca queste competenze. Con questa visione e molte aspettative, parteciperemo a novembre ad ECOMONDO 25 a Rimini.