La formazione professionale continua nel settore ferroviario

Uno stimolo alla competitività come antidoto alla crisi

  • Maggio 11, 2015
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  • La formazione professionale continua nel settore ferroviario
    La formazione professionale continua nel settore ferroviario

Il concetto di formazione ha molteplici significati ed è usato in diverse discipline dalla pedagogia alla scienza, dalla filosofia alla teologia.

 

Il significato deriva da formare da cui dare forma ovvero una struttura organica ed organizzata che necessita di tempo tecnico ovvero

tempo per assimilare e per comprendere.

 

La formazione è proprio questo, cioè il risultato di un piano formativo organico che tende a strutturare, solidificare e rinforzare in maniera completa e continua conoscenze/competenze già precedentemente acquisite.

 

È un processo complesso di trasferimento di contenuti e metodi per fare acquisire alle persone livelli intellettuali, culturali, emotivi, spirituali, professionali e tecnici sempre maggiori.

Parlare di formazione ed in particolare di formazione del personale in momenti particolarmente difficili come quelli attuali, dove la precarietà del lavoro ed economie che spingono verso tagli ai costi, potrebbe apparire anacronistico per molte realtà aziendali che hanno come priorità il rafforzare la propria posizione di competitività sul mercato di riferimento, aumentare la produttività, abbassare il costo del lavoro, conservare

la fiducia dei fornitori, delle banche e dei clienti.

Eppure la formazione ed in particolare la formazione continua potrebbe e dovrebbe essere considerata come un antidoto alla crisi in quanto va a colmare la necessità, sempre più dilagante, di riqualificare professionalmente i lavoratori al fine di aumentare la loro conoscenza e soprattutto la loro competenza professionale.

La formazione continua ha lo scopo di ri-professionalizzare il proprio personale attraverso dei corsi di formazione customizzati sulle reali esigenze, non solo aziendali ma anche e soprattutto del mercato in continua evoluzione, in modo da trasferire i contenuti tecnici e le novità normative del settore rilevanti.

Spesso, troppo spesso, gli interessi aziendali sono orientati a scoprire nuovi mercati da aggredire al fine di raggiungere i maggiori profitti; sono alla ricerca continua di fonti di investimenti che diano grandi guadagni in poco tempo… e poi si dimenticano che la risorsa più grande è a loro disposizione e che con investimenti proporzionati e mirati può portare l'azienda ai massimi livelli di competenza e professionalità.

 

Sto parlando di quello che viene denominato capitale umano ed è proprio su questo che bisogna puntare e sul quale deve essere strutturato un processo formativo continuo, coerente, efficace ed efficiente che accresca e aggiorni le capacità e le competenze che il personale ha acquisito nel lavoro quotidiano ma che spesso a causa della routine lavorativa manca di quel pizzico di curiosità che accompagnato alla passione per il proprio lavoro permette di passare dalla conoscenza alla competenza al saper fare e, soprattutto, al saper essere.

 

La formazione continua, come detto sopra, ha lo scopo di ri-qualificare il lavoratore anche e soprattutto colui che è uscito da qualche porta e cerca di rientrarne da qualche finestra. Ed è proprio attraverso la formazione che questo può e deve avvenire trasmettendo conoscenze e competenze non solo teoriche ma anche e soprattutto pratiche al fine di creare nuove figure professionali o bacini di professionalità già esistenti da cui le aziende possano attingere risorse immediatamente operative.

 

È ciò che succede, ad esempio, nella formazione di base e continua nel settore ferroviario ed in particolare per l'attività di sicurezza condotta treni e manutenzione veicoli. Le aziende operanti in tali attività di sicurezza, siano esse Imprese Ferroviarie, ECM o società di manutenzione, hanno una duplice esigenza ovvero da un lato la formazione ad hoc del personale da assumere e dall'altro la formazione per la ri-qualificazione/mantenimento/aggiornamento delle competenze del personale già operante.

 

In entrambi i casi le aziende, ma anche i privati che intendono acquisire le conoscenze e le competenze tecnico professionali caratteristiche del settore, possono rivolgersi ai Centri di Formazione riconosciuti da ANSF ed usufruire di percorsi formativi specialistici.

Nel caso delle aziende, i corsi sono finanziati da esse stesse o finanziati attraverso l'accesso a fondi quali ad esempio fondi interprofessionali, finanziamenti regionali e/o nazionali e rivolti a personale già operante nell'attività di sicurezza di riferimento e che deve o aggiornare le proprie competenze o acquisire conoscenze/competenze in una nuova attività di sicurezza o parte di essa. Nel caso dei privati, invece, i corsi sono quasi sempre autofinanziati e richiesti da ragazzi e ragazze (ad onor del vero forse ancora poche) che vedono nel settore ferroviario e nelle figure professionali proprie di tale settore, dal macchinista al manutentore, la possibilità di trovare un posto di lavoro che permette di acquisire e, successivamente, accrescere le conoscenze e le competenze assimilate durante il processo formativo.

 

È sempre più usuale che imprese ferroviarie e aziende che si occupano di manutenzione attingano da banche dati dei Centri di Formazione per assumere personale già formato e ciò comporta un doppio vantaggio: da un lato un evidente risparmio economico e dall'altro la possibilità di ridurre notevolmente i tempi di inserimento del personale. Tutto ciò permette all'azienda di aumentare il proprio valore e di divenire maggiormente competitiva nel settore.

Da tutto quanto sopra detto si evince sempre più l'importanza della formazione professionale continua che, quindi, potrebbe configurarsi come antidoto alla contingente crisi del lavoro.

Infine la certificazione (da parte di ente terzo) del lavoratore rappresenterà un importante passo avanti rispetto ad esempio alla qualificazione prevista dalla attuale normativa e, riguardando anche il personale intermedio (capi officina) e gestionale (responsabile della gestione del sistema manutentivo) tende a fare sì che il personale che opera nelle strutture manutentive abbia "effettivamente" i requisiti necessari per lo svolgimento della propria attività, ma soprattutto che debba mantenerli attraverso lo sviluppo delle competenze con la continuità della formazione.

 

 

Rosa Di Micco,

Presidente A.C. Train SCARL

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