La manutenzione per garantire la sicurezza sul lavoro

L’importanza di assicurare la corretta esecuzione dei lavori e il rispetto delle norme

  • Giugno 4, 2018
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  • La manutenzione per garantire  la sicurezza sul lavoro
    La manutenzione per garantire la sicurezza sul lavoro

La manutenzione ha un ruolo importante per garantire la Sicurezza sul lavoro; la manutenzione, infatti, deve operare in sicu­rezza e per la sicurezza.

Per operare in sicurezza deve innanzitutto ri­spettare quanto previsto nel Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, oggi aggiornato al maggio 2017, comprendente il DLgs 81/08 e il DLgs 106/09, ove la parola “manutenzione” è ri­portata oltre 200 volte.

La manutenzione opera in officina o in cantiere (area di lavoro temporaneo) ove sono presenti rischi che bisogna prevenire rispettando le pre­scrizioni di legge, le normative, le procedure e le prescrizioni aziendali.

L’art. 15 del DLgs 81, a tal proposito, elenca le misure generali per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro; in particolare pone l’accento sulla valutazione dei rischi (DVR) presenti nei luoghi di lavoro, sull’e­sigenza della loro eliminazione o riduzione, sulla riduzione del numero di lavoratori esposti, sull’a­dozione di dispositivi di protezione collettiva e individuale, sul controllo sanitario. Alle lettere n), o), p), q) dello stesso art.15 è evidenziata la necessità della formazione dei lavoratori, dei di­rigenti e dei rappresentanti sindacali.

I lavoratori devono inoltre essere addestrati su come proteggersi, attrezzarsi ed eseguire il lavoro loro assegnato. Ricordiamo inoltre che l’art. 589 del codice penale riguarda la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro (omici­dio colposo), dispositivo che riguarda, in particolare, datori di lavoro (*), dirigenti e loro delegati.

La manutenzione inoltre deve operare per la si­curezza dei lavoratori, delle persone e dell’esi­stente (impianti infrastrutture, immobili, macchi­ne e apparecchiature, ecc.).

L’art. 64 del DLgs 81 alle lettere c), e) da chiare indicazioni al datore di lavoro perché provveda a sottoporre i beni a manutenzione e ne indica le finalità:

  • i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositi­vi siano sottoposti a regolare manutenzione tecnica e siano eliminati, quanto più rapida­mente possibile, i difetti rilevati che possa­no pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori;
  • gli impianti e i dispositivi di sicurezza desti­nati alla prevenzione o all’eliminazione dei pericoli siano sottoposti a regolare manuten­zione e al controllo del loro funzionamento.

È necessario quindi redigere i piani di manuten­zione utili per definire gli interventi di manuten­zione, durante il ciclo di vita del bene, nel rispetto dei vincoli legislativi e in coerenza con le politiche aziendali. Bisogna quindi individuare gli item cri­tici (relativamente alla sicurezza e alle politiche ed esigenze aziendali) per adottare le politiche di manutenzione che permettano di prevenire i guasti (manutenzione preventiva, su condizio­ne, predittiva) o ridurne al minimo gli effetti con interventi appositi e, conseguentemente, salva­guardare la salute dei lavoratori e assicurare la disponibilità degli asset.

Le ispezioni devono essere eseguite con com­petenza, attenzione e con attrezzature adeguate; gli allarmi, i blocchi e tutti gli altri sensori di con­trollo devono essere perfettamente funzionanti e ciclicamente controllati, per evitare che un even­to insorgente (per esempio una cricca su una linea critica, un’alta temperatura su un circuito di lubrificazione, un’elevata vibrazione o rumorosità su una macchina rotante, ecc.) produca danni a persone e cose.

L’intervento di manutenzione deve essere effi­cace poiché una non corretta o inefficace manu­tenzione può compromettere la sicurezza degli uomini e degli asset.

È necessaria un’efficace supervisione dei la­vori di manutenzione per assicurare la corretta esecuzione dei lavori e il rispetto delle norme di sicurezza. Negli impianti ad alto rischio occorre evitare che modifiche, anche minime, siano ese­guite senza un progetto esecutivo e al di fuori di apposite procedure di verifica e di controllo. I ri­cambi devono essere acquistati secondo le spe­cifiche di progetto, normalmente dal costruttore originario. Soluzioni diverse devono essere attentamente valutate e veri­ficate.L’esperienza storica ci dice che le conseguenze di un mancato ed efficace controllo dei lavori di manutenzione possono essere molto gravi, come risulta da molti casi diventati classici di letteratura. Ricordiamo quan­to avvenuto a Flixborough (UK), 1/6/74, 28 morti – Bhopal (India),3/12/84, 2000 morti - Piper Alpha (UK), 6/7/88, 167 morti - Pasadena (USA), 23/10/89, 28 morti - Milazzo (I), 31/7/93,7 morti. ecc.

La casistica degli incidenti riconducibili alla manutenzione è assai vasta e comprende:

  • mancata progettazione di modifiche, di migliorie;
  • mancata verifica dell’ idoneità di item sostitutivi;
  • mancato controllo dei ricambi che può comportare l’utilizzo di mate­riale non idoneo;
  • mancato drenaggio, isolamento e bonifica di apparecchiature su cui si deve fare manutenzione, con conseguente pericolo di rilascio di so­stanze tossiche e/o infiammabili;
  • mancato rispetto delle norme sulla sicurezza dei lavori elettrici;
  • mancata conoscenza, da parte degli assistenti e preposti di manuten­zione, dei rischi (DVR) connessi all’ambiente di lavoro ove si svolge la manutenzione;
  • personale non formato e addestrato che svolge attività manutentive;
  • mancanza o non rispetto di procedure per la rimessa in servizio degli item dopo la manutenzione.

Conclusioni

Dalle considerazioni fatte rileviamo che la manutenzione ha un ruolo chia­ve nel perseguimento degli obiettivi di sicurezza: deve assicurare che il proprio personale operi in sicurezza e curare il mantenimento degli asset secondo le procedure organizzative in cui opera.

 

(*) Il datore di lavoro è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva, in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.

 

Francesco Cangialosi
Past President A.I.MAN.; Responsabile Relazioni istituzionali CTS Manutenzione T&M

Fonte: U&C n°9 ottobre 2017