Le Culture della Manutenzione

Da sempre A.I.MAN. si pone come protagonista dello sviluppo e diffusione della “Cultura della Manutenzione”.

  • Maggio 2, 2025
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    Le Culture della Manutenzione

A cura di  Francesco Gittarelli, Responsabile Sezione AIMAN “Manutenzione & Formazione”

 

Ma questa “Cultura”, quanto è in linea con l’approssimarsi di nuovi modelli organizzativi, e quanto piuttosto rischia di restare ancorata a vecchi schemi inalterati nel tempo?
È giusto pertanto riconoscere ad A.I.MAN. il possesso di una “Cultura”, o forse dovremmo, anche nel caso della Manutenzione, parlare di “più Culture”?

 

Cultura come stereotipo 
Il concetto di Cultura viene spesso ridotto a generalizzazioni e cliché che non riescono a rappresentare la complessità delle molteplicità culturali. Questo approccio tende infatti a semplificare e a irrigidire le caratteristiche di una organizzazione, portando a percezioni distorte e a discriminazioni. Ad esempio, un’organizzazione può considerare la propria cultura come consolidata, basandosi su una visione uniforme dei valori, delle norme e dei comportamenti dei suoi membri, questo porta però a una visione ristretta delle potenzialità e delle diversità esistenti. 
La cultura di una organizzazione non deve pertanto essere un’entità statica o un semplice stereotipo, ma piuttosto un insieme complesso e dinamico di diverse culture e influenze. 
Il passaggio da una visione uniforme della cultura a un riconoscimento della presenza di “più culture” esistenti all’interno di un’organizzazione, non solo arricchisce l’ambiente lavorativo, ma contribuisce anche a una maggiore innovazione ed a un miglioramento delle performance complessive. 

La cultura organizzativa è infatti influenzata da vari fattori, tra i quali evidenziamo: 
1. Cambiamento: La cultura di un’organizzazione può cambiare in risposta a cambiamenti nella leadership o nella strategia; 
2. Valori: La cultura di un’organizzazione è spesso definita dai valori e dalle credenze condivisi dai membri; 
3. Adattamento: Le organizzazioni che incoraggiano il feedback e l’apertura al cambiamento tendono a sviluppare una cultura più resiliente e adattabile. 
In sintesi, la cultura organizzativa è un fenomeno complesso e in continua evoluzione, che riflette una molteplicità di influenze e dinamiche. Riconoscerne la complessità può aiutare le organizzazioni a gestire meglio le sfide e a sfruttare le opportunità. 

 

La “ Cultura” monolitica della Manutenzione
La cultura monolitica è caratterizzata da una visione uniforme e rigida della gestione delle operazioni. In contesti di manutenzione, ciò si traduce in un approccio reattivo, dove le attività di manutenzione vengono eseguite solo quando si verifica un guasto o un problema.
La cultura monolitica della manutenzione si riferisce pertanto a pratiche e mentalità superate che possono compromettere l’efficacia e l’efficienza delle operazioni di manutenzione in vari settori. 

Tra queste riconosciamo: 
1. Approccio reattivo: Una mentalità che si concentra sulla riparazione solo dopo che si è verificato un guasto. Questo porta a costi più elevati e a tempi di inattività non pianificati. 
2. Utilizzo di tecnologie obsolete: La mancanza di aggiornamenti tecnologici può ostacolare l’efficienza operativa.
3. Separazione tra reparti: La mancanza di comunicazione e collaborazione tra i diversi reparti (manutenzione, produzione, ingegneria, ecc.) può portare a una gestione inefficace.
4. Resistenza al cambiamento: Un atteggiamento conservatore che rifiuta l’adozione di nuove pratiche e tecnologie, ostacolando l’innovazione e il miglioramento continuo. 
5.Assenza di indicatori di performance: Non utilizzare metriche per valutare l’efficacia delle attività di manutenzione può portare a una difficoltà nel migliorare i processi. 
6. Mancanza di Innovazione: Le pratiche di manutenzione non vengono messe in discussione, e si tende a seguire procedure standard senza considerare miglioramenti. 
7. Costi Elevati: La manutenzione reattiva può portare a costi elevati a causa della perdita di produzione, delle riparazioni urgenti e della necessità di sostituire attrezzature danneggiate. 
8. Bassa Soddisfazione del Personale: I lavoratori possono sentirsi frustrati dalla gestione dei problemi piuttosto che dalla pianificazione e dalla prevenzione. 
In sintesi, per superare una cultura monolitica nella manutenzione (abbiamo sempre fatto così...), è necessario un cambiamento di mentalità che favorisca l’innovazione, la prevenzione e la collaborazione. 

 

L’emergere del concetto di “più Culture” per la Manutenzione 
Abbiamo visto che le culture non sono statiche e monolitiche, ma piuttosto dinamiche e pluralistiche. Le organizzazioni moderne sono spesso composte da individui provenienti da diversi background culturali, ognuno con le proprie esperienze, valori e prospettive.
Adottare una cultura di manutenzione pluralistica, più moderna e proattiva richiede un cambiamento di mentalità, investimenti in formazione e tecnologia, e un impegno per la collaborazione e il miglioramento continuo.
Utilizzare un approccio “Culture della Manutenzione” implica un cambiamento significativo nel modo in cui si affronta la manutenzione all’interno di un’organizzazione utilizzando i seguenti punti chiave: 
1. Coinvolgimento di Tutti: Creare una cultura della manutenzione significa coinvolge re tutti i livelli dell’organizzazione, da chi si occupa direttamente della manutenzione a chi gestisce le risorse. Ogni membro del team deve comprendere il proprio ruolo nel mantenere gli asset in buone condizioni. 
2. Comunicazione e Collaborazione: Promuovere una comunicazione aperta e una collaborazione tra i vari dipartimenti è cruciale. La manutenzione non deve essere vista come un’attività isolata, ma come un elemento che impatta su tutte le aree dell’organizzazione. 
3. Valutazione e Miglioramento Continuo: È importante stabilire metriche e indicatori di prestazione per valutare l’efficacia delle pratiche di manutenzione. Usare i dati raccolti per apportare miglioramenti continui e ottimizzare i processi è essenziale per una cultura della manutenzione. 
4.Investimenti e Risorse: è fondamentale che la Direzione riconosca l’importanza della manutenzione e investa risorse adeguate, sia in termini di budget che di strumenti e tecnologie, per supportare questa cultura. 

 

Le Culture Integrate della Manutenzione Proattiva
Il passaggio dalla manutenzione reattiva alla manutenzione proattiva rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui le organizzazioni gestiscono i loro asset e le loro operazioni.
La transizione verso più culture integrate richiede un approccio più collaborativo e orientato alla proattività. 

Sono caratteristiche di questa cultura: 
    Analisi dei Dati: L’uso di tecnologie avanzate, come l’Internet delle Cose (IoT) e l’analisi dei big data, consente di monitorare le attrezzature in tempo reale e di prevedere guasti prima che si verifichino. 
    Formazione e Sviluppo: Investire nella formazione del personale per sviluppare competenze nella manutenzione predittiva e nei processi di miglioramento continuo. 
    Collaborazione e Comunicazione: Promuovere un ambiente in cui diverse funzioni aziendali collaborano per condividere informazioni e best practices. 
    Focus sul Valore: L’adozione di metriche orientate al valore, piuttosto che solo ai costi, per valutare l’efficacia delle pratiche di manutenzione. 

Focus sulla Economia Circolare e Sostenibilità
Le Culture alla base della manutenzione proattiva includono: 
1. Cultura della qualità: Un forte focus sulla qualità dei processi e dei prodotti aiuta a ridurre le cause di guasto. La manutenzione proattiva richiede che tutti, dai tecnici agli ingegneri, si impegnino a mantenere standard elevati. 
2. Cultura della collaborazione: La comunicazione e la collaborazione tra diversi reparti (manutenzione, produzione, ingegneria) sono essenziali. La condivisione delle informazioni e delle esperienze aiuta a identificare potenziali problemi prima che si verifichino. 
3.Cultura dell’apprendimento continuo: Promuovere la formazione continua e lo sviluppo delle competenze permette al personale di rimanere aggiornato sulle migliori pratiche e sulle nuove tecnologie che possono migliorare le attività di manutenzione. 
4.Cultura dell’analisi dei dati: Utilizzare dati e analisi predittive per anticipare guasti e ottimizzare le attività di manutenzione. Questo richiede una mentalità orientata ai dati e la capacità di interpretare le informazioni in modo efficace. 
5. Cultura della responsabilità: Ogni membro del personale deve sentirsi responsabile per la manutenzione e l’affidabilità degli impianti. Questo incoraggia un maggiore impegno verso la manutenzione proattiva. 
6.Cultura del miglioramento continuo: La manutenzione proattiva dovrebbe essere vista come parte di un processo di miglioramento continuo, dove si cerca costantemente di ottimizzare le procedure e ridurre i costi e i tempi di inattività

 

Case Study: le Culture del TPM 
Il Total Predictive Maintenance (TPM) ha provocato un cambiamento culturale significativo nell’organizzazione della manutenzione, influenzando profondamente i comportamenti del personale in diversi modi: 

1.Reattività vs Proattività: Con l’adozione del TPM, il personale è incoraggiato a adottare un approccio proattivo nella gestione delle attrezzature e dei macchinari di produzione. Questo significa che i tecnici e gli operatori non aspettano che si verifichino guasti, ma monitorano costantemente le condizioni delle macchine e intervengono prima che si verifichino problemi. Questo cambiamento porta a una maggiore responsabilità individuale e a una mentalità orientata alla prevenzione. 
2.Collaborazione e Comunicazione: Il TPM promuove una cultura di collaborazione tra diversi reparti, come produzione, manutenzione e ingegneria. Il personale è incoraggiato a comunicare apertamente e a lavorare insieme per identificare e risolvere i problemi. Questo porta a un ambiente di lavoro più coeso e a una condivisione delle conoscenze, migliorando l’efficacia complessiva. 
3.Formazione e Sviluppo: L’implementazione del TPM richiede che il personale sia formato su nuove tecnologie e metodologie di manutenzione. Questo investimento nella formazione non solo aumenta le competenze tecniche, ma incoraggia anche un atteggiamento di apprendimento continuo, dove i dipendenti si sentono motivati a migliorare e ad adattarsi ai cambiamenti. 
4.Responsabilità e Coinvolgimento: Con il TPM, il personale è spesso coinvolto nella pianificazione e nell’esecuzione delle attività di manutenzione. Questo coinvolgimento aumenta il senso di responsabilità e di appartenenza, poiché i dipendenti vedono il loro contributo come fondamentale per il successo dell’organizzazione. 
5.Cultura della Qualità: Infine, il TPM promuove una cultura della Qualità, dove ogni membro del personale è consapevole dell’importanza della manutenzione per garantire la qualità del prodotto finale. Questo porta a un maggiore impegno nel mantenere standard elevati e a una maggiore attenzione ai dettagli. 
Il Total Productive Maintenance (TPM) può essere quindi considerato un insieme di Culture che determinano un profondo cambiamento dei comportamenti del personale addetto alla manutenzione, poichè si concentra non solo sulle pratiche tecniche di manutenzione, ma anche sul coinvolgimento delle persone all’interno dell’organizzazione. Il TPM promuove pertanto quelle Culture per cui ogni dipendente, indipendentemente dal proprio ruolo, è responsabile della manutenzione e della qualità delle attrezzature e dei processi.