Le infrastrutture nel mondo del trasporto

I recenti aggiornamenti normativi in adeguamento alla norma EN 15341

  • Ottobre 12, 2016
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  • Le infrastrutture nel mondo del trasporto
    Le infrastrutture nel mondo del trasporto

 

 

L'argomento di questo mese riguarda le infrastrutture nel mondo del trasporto, in particolare quello ferroviario.

 

Prima alcune brevi considerazioni a margine del terremoto del 23 agosto 2016.

 

Non voglio fare retorica né discorsi a vanvera come purtroppo si sentono in queste occasioni. E non ho competenze tali da poter parlare di argomenti tecnici del settore.

 

Mi hanno colpito però, nell'immediatezza dell'evento, alcune notizie riguardanti le difficoltà di raggiungimento dei siti interessati a causa dei problemi di viabilità, interruzioni strade, crolli eccetera che impedivano l'intervento di mezzi di soccorso di grandi dimensioni.

 

L'elenco di questi "accidenti", desunto da internet, è piuttosto lungo e fa sorgere più di qualche dubbio sulle attività di manutenzione per queste infrastrutture. Lungi da me dare indirizzi in merito.

 

Osservo solo che come AIMAN non mi risulta che ci siamo mai occupati di queste problematiche.Sicuramente l'argomento è vasto, si intreccia con altre e più ampie attività riguardanti la manutenzione del territorio, il dissesto idrogeologico eccetera.

 

Penso però che una associazione come la nostra potrebbe (dovrebbe?) occuparsi anche di queste cose.

 

In fondo i principi della manutenzione sono generali. O NO?

 

Manutenzione infrastrutture ferroviarie

 

Abbiamo presentato in UNI, come sezione trasporti della Commissione Manutenzione, la revisione della norma UNI 11178 sugli indicatori di manutenzione delle infrastrutture ferroviarie in adeguamento alla norma EN 15341.

 

Questa norma distingue gli oggetti che costituiscono il sistema infrastrutture in tre classi:

  • Opere civili
  • Sede ferroviaria
  • Impianti di linea

Queste classi definiscono anche i centri di costo base.

 

La norma fornisce una guida per l'utilizzo degli indici esposti dalla UNI EN 15341 al settore delle infrastrutture dei trasporti su ferro e ne introduce di specifici per la  valutazione della qualità del servizio e dei costi di manutenzione. La sua applicazione è rivolta alla raccolta, elaborazione ed integrazione dei dati relativi agli indici proposti dalla EN 15341. Gli indici che rappresentano i risultati della attività di manutenzione nel settore infrastrutture sono suddivisi in tre classi:

 

 

  • indici economici
  • indici tecnici
  • indici organizzativi

Nel contesto della norma hanno un ruolo fondamentale gli indici economici.

 

Diventa quindi importante avere ben chiari i criteri generali di classificazione dei costi.

 

Il costo totale della manutenzione infrastrutture è la spesa che il relativo comparto sostiene per remunerare le risorse impegnate per soddisfare le necessità dei suoi "clienti". I "clienti" possono essere interni all'azienda e principalmente le unità organizzative impegnate nella produzione del servizio (di norma individuate con il termine generale "esercizio"), come possono essere terzi in esecuzione di specifiche commesse aperte su richiesta di altre unità organizzative dell'azienda o di enti, aziende, privati esterni.

 

All'interno del costo totale si distinguono pertanto due componenti - base:

 

a) costi a esercizio: equivalenti alla spesa per il mantenimento del sistema infrastrutture comprensiva sia della manutenzione ordinaria che straordinaria non capitalizzata. Per la distinzione ordinaria / straordinaria si rimanda alle definizioni date dalla UNI 11063. Per il cliente interno tale spesa rappresenta il costo del servizio di manutenzione che rende possibile la produzione del servizio, esattamente come la spesa sostenuta dalla manutenzione veicoli equivale al costo che l'unità "esercizio" deve sostenere per avere a disposizione i rotabili necessari. Nei costi a esercizio vanno incluse le attività e servizi complementari quali, ad esempio, pulizie, diserbamento, sgombero neve, ecc.

 

b)      costi per terzi committenti che si distinguono in:

  • costi sostenuti per commesse di investimento e/o costi per manutenzioni straordinarie capitalizzate. Queste ultime comprendono eventuali lavori in conto magazzino per la revisione di complessivi primari (detti anche gruppi di giro)
  • costi per commesse specifiche emanate da altri unità organizzative dell'azienda (ad esempio indagini, misure, progetti e preventivi, ecc. richieste da uffici tecnici);
  • costi derivanti da commesse esterne (ad esempio lavori sulla sede ferroviaria conseguenti a lavori stradali per attraversamenti). In questo gruppo si inseriscono anche lavori conseguenti ad eventuali incidenti.

Per quanto riguarda il settore ferroviario i costi della manutenzione a esercizio si articolano di norma nei tre centri di costo - base sopra ricordati:

  • opere civili;
  • sede ferroviaria;
  • impianti di linea;

Gli oggetti contenuti in ciascun centro sono indicati qui di seguito.

1)      Opere civili

a)     Fabbricati

  • stazioni
  • officine e relativi impianti e macchinari
  • depositi e relativi impianti e macchinari
  • fabbricati di servizio e/o locali tecnici
  • scale mobili e ascensori
  • impianti dei fabbricati (ventilazione, climatizzazione, antincendio, ecc.)

b)     Manufatti e opere d'arte

  • ponti
  • gallerie

2)      Sede ferroviaria

a)    corpo stradale

 

b)    massicciata (o altro tipo di piano di posa binari)

 

c)    binari

 

d)    deviatoi

 

e)    altri componenti la sede:

  • passaggi a livello
  • passerelle a raso
  • camminamenti di servizio
  • paraurti.

3)      Impianti di linea

a)     impianti per la trazione elettrica

  • sottostazioni
  • cavi di alimentazione
  • linea di contatto
  • corda portante
  • pali, ecc.

b) impianti telefonici e telecomunicazioni

 

c) impianti TV a circuito chiuso

 

d) impianti di segnalamento

 

e) impianti di telecomando e telecontrollo, centrali operative incluse

 

f)   impianti di blocco

 

I lavori su questa norma potranno iniziare formalmente appena espletati percorsi iniziali previsti da UNI.

 

 

Bruno Sasso, Coordinatore sezione trasporti A.I.MAN.

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