Le nuove frontiere della formazione

Perseguire la strada della specializzazione per saper interpretare l'evoluzione dei sistemi manutentivi

  • Marzo 24, 2015
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    Le nuove frontiere della formazione

Riparliamo di formazione nel trasporto perché in questa situazione di cambiamento (già avviato nel campo ferroviario, appena accennato nel campo viario, per non parlare di settori come il navale dove siamo indietro anni luce) ci preme ribadire con forza che fare formazione mirata e non generalista come in passato può e deve essere uno dei motori del cambiamento stesso.

 

Nell'articolo del numero di gennaio abbiamo posto tra i punti focali che dovranno essere affrontati in questo 2015 le problematiche legate alla formazione.

 

Approfondendo il discorso, ci soffermiamo su due particolari aspetti che sono strettamente legati all'evoluzione dei sistemi manutentivi (leggi in particolare officine) nel campo del trasporto sia ferroviario che viario.

 

Gli sviluppi della certificazione

Il primo aspetto è legato agli sviluppi della certificazione (da parte di ente terzo) del lavoratore.

 

È un passo avanti rispetto ad esempio alla qualificazione prevista da ANSF e, riguardando anche il personale intermedio (Capi Officina) e gestionale (Responsabile della Gestione del Sistema Manutentivo) tende a fare sì che il personale che opera nelle strutture manutentive abbia "effettivamente" i requisiti necessari per lo svolgimento della propria attività.

 

La certificazione si rivolge a personale già operativo che voglia vedere riconosciute le proprie competenze "indipendentemente" dai contesti operativi o da situazioni particolari (come avviene per ora solo per i saldatori ed i tecnici CND).

 

La preparazione alla qualifica

L'altro aspetto (per ora più strettamente legato al campo ferroviario) che a mio parere in prospettiva ha più possibilità di imporsi riguarda la possibilità di preparare ragazzi diplomati (di istituti tecnici, professionali e non solo) in modo tale da poter superare esami di qualificazione, del tipo di quelli previsti da ANSF (Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria), e quindi essere pronti con una buona base teorica e pratica ad essere immessi da subito nell'ambito produttivo.

 

Si tratta di ragazzi che possono rappresentare la nuova generazione dei manutentori nel trasporto, già con i requisiti, se le qualità personali lo consentiranno, su cui costruire una carriera.

 

Questa esperienza è stata messa a punto tecnicamente in quest'anno scolastico tra il CNOS-FAP di sesto San Giovanni (MI) ed il centro di formazione ATHENA qualificato da ANSF.

 

 

 

Il corso, finanziato a livello ministeriale e regionale, si avvale del supporto di aziende di trasporto lombarde che rappresentano il naturale sbocco degli allievi che avranno superato l'esame di qualificazione per la parte ferroviaria così come previsto da ANSF.

 

Riteniamo utile riportare una breve descrizione del processo che ci auguriamo possa essere replicato non solo in Lombardia ma anche in altre parti d'Italia.

 

"I corsi IFTS rappresentano un'offerta formativa post diploma del canale dell'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore. Caratteristica dei corsi IFTS è l'integrazione tra Enti di formazione professionale, Scuola superiore, Università ed Imprese. Gli IFTS mirano a formare tecnici specializzati di livello medio alto, attraverso lezioni, esercitazioni di laboratorio e tirocini in azienda, questi ultimi per il 30% del percorso.

 

L'obiettivo generale è quello di formare un "knowledge worker" applicato specificatamente ad un settore e prevede di utilizzare la metodologia didattica dell'apprendimento esperenziale (esperienza vissuta, esplicitazione e narrazione dell'esperienza, concettualizzazione/modellizzazione, ritorno alla messa in pratica, con transfer, trasposizione e contestualizzazione), con lo scopo di attivare i corsisti in un ambiente di apprendimento orientato sul concetto del "fare responsabilmente" . Le lezioni d'aula saranno così supportate costantemente da attività pratiche e dalle esperienze di stage aziendali che svilupperanno il concetto di praticantato".

 

Il corso quindi, oltre ai temi generali riguardanti il mestiere di riferimento, le lingue (almeno l'inglese) prevede approfondimenti sulla manutenzione ferroviaria in generale e sugli organi di sicurezza in particolare sulla falsariga dei percorsi approvati da ANSF ed ampliati da concetti di carattere più gestionale ed economico.

 

Avendo vissuto dall'inizio questa esperienza, sono convinto che ci troviamo di fronte a qualcosa che rappresenta un vero e positivo cambiamento.

 

Sempre che questo nostro paese ed i suoi governanti abbiano, non solo a parole, un minimo a cuore il futuro dei nostri giovani.

 

 

Ing. Bruno Sasso

Coordinatore sezione Trasporti A.I.MAN.

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