MOOG e Politecnico di Torino collaborano nel progetto ISWEC

Una collaborazione d’eccellenza che attesta le grandi potenzialità derivanti dall’applicazione della tecnologia elettroidrostatica oil-embedded sviluppata da Moog

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L’innovativo progetto ISWEC (Inertial Sea Wave Energy Converter) ha come protagonista l’Unità Motore-Pompa Elettro-Idrostatica (EPU) di Moog, per la conversione energetica del moto ondoso sviluppato da Wave for Energy, spin-off del Politecnico di Torino. Attraverso questa collaborazione d’eccellenza vengono attestate, direttamente sul campo, le grandi potenzialità che derivano dall’applicazione della tecnologia elettroidrostatica oil-embedded sviluppata da Moog, in sistemi che gestiscono forze elevate con grande efficienza e affidabilità.

Un approccio di “innovazione collaborativa” tra MOOG e PoliTO

La sfida nasce dall’ambiziosa idea del Politecnico di Torino di mettere a punto una tecnologia in grado di produrre energia rinnovabile, mediante la conversione del moto delle onde del Mar Mediterraneo, con l’obiettivo di renderla disponibile per gli impianti off-shore o di immetterla nella rete elettrica delle comunità costiere. È stata quindi scelta la trasmissione elettroidrostatica oil-embedded di Moog per lo sviluppo di un sistema Power Take Off (PTO), in grado di convertire il moto irregolare di un albero in energia elettrica stabilizzata, con la massima efficienza e affidabilità, poiché l’estrazione di energia da un sistema di questo tipo ha bisogno di grandi forze e basse velocità.

Tecnologia elettroidrostatica oil-embedded di Moog

La tecnologia elettroidrostatica oil-embedded di Moog permette di gestire potenze irregolari con l’utilizzo di un minor numero di componenti, assicurando una trasmissione di energia più efficiente, affidabile e con rendimenti di gran lunga più performanti rispetto a quella elettromeccanica. Moog fornisce una soluzione composta da un EPU da 80 CC in ingresso e da un EPU da 19 CC in uscita, e in mezzo un ponte raddrizzatore di valvole passive. La trasmissione elettroidrostatica ha lo scopo di gestire le potenze che derivano dall’idroscopio interno al sistema per la generazione dell’energia ondosa. Per ottimizzare il processo bisogna raddrizzare il moto bidirezionale con un sistema di accumulazione che si occupi sia di gestire i picchi di potenza, sia di estrarne una più pulita e gestibile verso il generatore a valle.