SGSE, il sistema di gestione della sicurezza elettrica

L’eccellenza nell’attività di management del rischio elettrico

  • Ottobre 5, 2017
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Premessa

Il D.Lgs. 81/08 pone specificatamente in capo al datore di lavoro l’obbligo di prendere le misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati da tutti i rischi di natura elettrica connessi all’impiego dei materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro disposizione. Tale obbligo, previsto dall’art. 80 del D.Lgs. 81/08, può essere assolto solo a seguito di una puntuale valutazione del rischio elettrico. Tuttavia, per garantire la corretta applicazione delle misure di sicurezza, il D. Lgs. 81/08 obbliga il datore di lavoro ad individuare le procedure per l’attuazione delle misure da realizzare. Tali procedure, richiamate Nel Testo Unico Sicurezza, devono bilanciare le risorse in termini di esperienza, competenza e responsabilità. Questo si concretizza nel Sistema di Gestione della Sicurezza Elettrica (SGSE), unica risposta adeguata all’obbligo di legge.

Implementare il sistema di gestione della sicurezza elettrica (SGSE): l’analisi iniziale

Il cuore di ogni Sistema di Gestione della Sicurezza sono le procedure, cioè i protocolli scritti che individuano specifici metodi per realizzare i processi. Il SGSE può essere  parte integrante del Sistema di Gestione della Sicurezza già adottato in azienda.

Per poter implementare un SGSE è necessario innanzitutto valutare lo stato di conformità normativa e legislativa dell’azienda, in modo da poter prima colmare eventuali lacune ostative al sistema stesso. Strumenti di analisi che si possono utilizzare in questa fase sono delle specifiche check list che mettono facilmente in luce le problematiche e le mancanze tecniche ed organizzative, e aiutano il valutatore ad individuare le azioni correttive. Tale analisi preliminare comprende:

  1. Conformità degli impianti elettrici e delle attrezzature ad essi connesse. È necessario verificare se si dispone di documentazione attestante la loro conformità ai sensi del D.M 37/08 o Legge 46/90.
  2. Classificazione dei luoghi con rischio elettrico omogeneo. La verifica di conformità deve comprendere anche la compatibilità con l’ambiente circostante. Alcuni esempi di ambienti sono i luoghi conduttori ristetti, gli ambienti a maggior rischio in caso di incendio, i luoghi con pericolo di esplosione, i locali ad uso medico, i cantieri, etc…
  3. Attività di manutenzione e verifica di impianti elettrici e di attrezzature. Il datore di lavoro secondo le disposizioni dell’art.86 TUSL deve periodicamente controllare impianti elettrici ed impianti di protezione dai fulmini secondo le indicazioni di buona tecnica e normative. Tali controlli devono rientrare nelle procedure di manutenzione normalmente adottate. Analogo discorso vale per le attrezzature.
  4. Organizzazione aziendale per il corretto esercizio e manutenzione degli impianti elettrici. È importante verificare come l’azienda si sia organizzata per garantire la corretta manutenzione ed esercizio degli impianti elettrici.
  5. Formazione del personale responsabile della conduzione degli impianti elettrici e dell’esecuzione dei lavori elettrici in azienda. È necessario verificare la rispondenza degli attestati alla normativa e che il personale addetto sia stato adeguatamente formato per il lavoro svolto.
  6. Qualifica del personale. Da esaminare le qualifiche del personale esperto e avvertito (PES/PAV) che è coinvolto nel processo organizzativo ed esecutivo di lavori elettrici in azienda.
  7. Valutazione del rischio elettrico e la redazione del relativo documento. Questa fase ha  l’obiettivo di verificare se il datore di lavoro abbia effettuato una corretta valutazione del rischio elettrico connessa ai materiali, apparecchiature e impianti messi a disposizione dei lavoratori.
  8. Protezione dalle scariche atmosferiche. Tutti gli edifici, impianti, strutture ed  attrezzature, devono risultare protetti dagli effetti dei fulmini, pertanto verificare la presenza della valutazione del rischio fulminazione in azienda, rispondenza alle norme e prescrizioni adottate.
  9. Caratteristiche dei DPI ed attrezzature utilizzate nell’esecuzione dei lavori elettrici. Da verificare se i lavoratori sono provvisti di strumenti di lavoro adeguati per i lavori elettrici.
  10. Idoneità tecnico-professionale degli eventuali appaltatori che eseguono lavori elettrici. È necessario appurare come il datore di lavoro verifica l’idoneità tecnico professionale degli appaltatori che svolgono lavori elettrici in azienda, più concretamente negli aspetti di  capacità organizzative,  disponibilità di forza lavoro, di macchine e di attrezzature, in riferimento ai lavori da realizzare.

 

 

La definizione delle procedure del sistema di gestione della sicurezza elettrica (SGSE)

Ultimata l’analisi preliminare e corrette le non conformità riscontrate, si può passare all’implementazione del Sistema di Gestione della Sicurezza Elettrica (SGSE). Le procedure che il Sistema di Gestione della Sicurezza Elettrica dovrà prevedere sono le seguenti:

  1. Procedura per la gestione dei lavori elettrici;
  2. Procedura per la manutenzione degli impianti e delle attrezzature elettriche;
  3. Procedura per l’esercizio degli impianti;
  4. Procedura per la qualifica del lavoratori addetti ai lavori elettrici;
  5. Procedura per l’esecuzione dei lavori elettrici;
  6. Procedura per l’esecuzione dei lavori non elettrici con rischio elettrico;
  7. Procedura per la verifica dell’idoneità tecnico professionale degli appaltatori;
  8. Procedura per lo svolgimento dell’audit del SGSE.

 

 

Vediamo di seguito più in dettaglio lo scopo delle suddette procedure.

Procedura per la gestione dei lavori elettrici. Scopo della procedura è la descrizione dell’organizzazione per la sicurezza nei lavori elettrici in azienda, per definire le figure deputate. Per i lavori elettrici  la norma CEI 11-27 non individua una rigida organizzazione aziendale e consente al Datore di Lavoro molteplici configurazioni adattate alla propria struttura. L’organizzazione potrà pertanto avere una forma estesa, con persone distinte che svolgono le varie funzioni di URI (Persona o Unità Responsabile dell’impianto elettrico), RI (Persona designata alla conduzione dell’impianto elettrico), URL (Persona o Unità Responsabile della realizzazione del lavoro) e PL (Persona preposta alla conduzione dell’attività lavorativa). La URI  ha la responsabilità di gestire l’impianto durante il normale esercizio dello stesso, senza lavori di modifica o manutenzione”.

Procedura per la manutenzione degli impianti e delle attrezzature elettriche, è finalizzata a stabilire i piani di manutenzione degli impianti e delle attrezzature, modalità di registrazione e relative responsabilità dei soggetti convolti. È compito dell’URI definire i piani di manutenzione sia sulla base delle indicazioni di legge e quelle fornite da installatori e fabbricanti nonché dalle indicazioni delle norme tecniche (CEI 64-8, CEI 78-17, CEI 0-10, CEI EN 60079-17, etc.).

Procedura per l’esercizio degli impianti, che necessitano talora di specifiche istruzioni per il loro corretto funzionamento. Dovranno essere raccolte tutte le istruzioni operative che consentono le corrette operazioni di manovra, controllo, monitoraggio dell’impianto nonché l’elenco delle persone autorizzate ad effettuare tali operazioni e le loro necessarie competenze.

Procedura per la qualifica del lavoratori addetti ai lavori elettrici, che  individua le modalità con cui il datore di lavoro o il soggetto delegato qualifica gli addetti ai lavori elettrici tenendo conto di istruzione, esperienza di lavoro e caratteristiche personali.

Oltre a questi requisiti, il datore di lavoro potrà conferire l’idoneità a lavorare sotto tensione su sistemi di categoria 0 e I basandosi anche sull'accertamento di altri necessari requisiti del lavoratore come l’idoneità psicofisica, curriculum professionale e comportamenti durante l'attività lavorativa svolta con riferimento alla sicurezza.

Procedura per l’esecuzione dei lavori elettrici. Le finalità sono quelle di individuare la specifica applicazione delle modalità esecutive rintracciabili nella norma CEI 11-27 ai lavori elettrici effettivamente eseguiti dal personale operante in azienda, siano essi in tensione, fuori tensione o in prossimità.

Procedura per l’esecuzione dei lavori non elettrici con rischio elettrico. Questa tipologia di lavori, regolamentati dall’art. 83 del D.Lgs. 81/08 e dal punto 6.4.4 della norma CEI 11-27, non vengono effettuati direttamente sull’impianto elettrico, ma in vicinanza dello stesso e spesso determinano infortuni anche di natura mortale. Appare opportuno regolamentare in azienda tali attività così critiche, poiché svolte da lavoratori non formati specificatamente in merito ai rischi derivanti dall’energia elettrica.

Procedura per la verifica dell’idoneità tecnico professionale degli appaltatori. Estremamente importante, come già visto in precedenza, è la verifica dell’idoneità tecnico professionale degli appaltatori incaricati all’esecuzione di lavori elettrici in azienda. La procedura ha l’obiettivo di definire quali siano i requisiti minimi da richiedere agli appaltatori, nel rispetto delle indicazioni legislative e normative (CEI 11-27, CEI 78-17 e CEI EN 60079-17) e per garantire che l’affidamento dei lavori sia conferito a imprese con capacità, mezzi e professionalità adeguate, tutelando il committente da responsabilità per “culpa in eligendo”.

Procedura per lo svolgimento dell’audit del SGSE. Un Sistema di Gestione deve prevedere una fase di verifica, pertanto è necessario definire una procedura di audit del sistema stesso. Allegata alla procedura, che mira a verificare se il Sistema sia attuato e correttamente implementato, vi sarà una check list di verifica del tutto simile, ma non equivalente, a quella utilizzata in fase di analisi preliminare.

Le procedure appena descritte dovranno inserirsi ed integrarsi nel Sistema di Gestione della Sicurezza eventualmente implementato in azienda.  

Conclusioni

Sono stati riassunti i passi fondamentali per implementare in azienda un Sistema di Gestione della Sicurezza Elettrica (SGSE) utile, se non necessario, per una corretta gestione del rischio elettrico. L’applicazione del SGSE costituisce certamente un’eccellenza nella gestione del rischio elettrico e consente al datore di lavoro e a tutti gli attori della sicurezza presenti in azienda di contenere efficacemente i potenziali infortuni di natura elettrica che possono manifestarsi in caso di mancata gestione ed organizzazione. Inoltre consente di rispettare la complessa ed articolata organizzazione e gestione dei lavori previste dalla norma CEI 11-27 e dalla norma CEI EN 50110-1, la cui applicazione è implicitamente richiesta dal D. Lgs. 81/08. È chiaro che il sistema si dimostra efficace se ben calibrato sulle esigenze dell’azienda, evitando la proliferazione di regole non strettamente necessarie e di discutibile utilità. Tutto ciò può essere realizzato anche avvalendosi dell’esperienza e della competenza di professionisti capaci a valutare le migliori soluzioni.

 

Cristian Masiero, RSPP, Consulente e docente sicurezza, Vega Engineering Srl

Federico Maritan, Direttore Tecnico, Vega Engineering Srl