Technology & Facility

L'evoluzione dei sistemi informativi di manutenzione per la gestione delle infrastrutture

  • Agosto 12, 2015
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  • Figura 1 - Architettura Cloud applicata a sistemi informativi
    Figura 1 - Architettura Cloud applicata a sistemi informativi

 

Vestivamo alla marinara ed il massimo della tecnologia con cui interagivamo era il televisore a valvole ed i concetti collegati alla Macchina di Turing (prodromo del computer) erano ad appannaggio soltanto dei fisici e dei matematici.

Molta strada è stata fatta in relativamente poco tempo ed abbiamo assistito ad un processo di convergenza delle tecnologie.

 

Da una situazione di dispositivi specializzati ad una unica funzione (radio, televisore, grammofono, telefono, etc.) siamo arrivati ad un unico strumento che li compendia tutti: lo Smartphone. Meno "convergente" è stato il software, che ancora oggi tende ad essere funzionalmente specializzato.

Tanto che ci sono voluti anni prima che la funzione del Facility Management in azienda fosse considerata meritevole di un sistema informativo dedicato ed integrato con le altre piattaforme.

 

Le stesse aziende di FM utilizzavano in maniera impropria sistemi nati solo per la manutenzione, sistemi nati per lo space planning e tonnellate di file XLS con tutte le problematiche di "popolare" i data base con tutte le informazioni necessarie.

 

Quei sistemi CAFM non riuscivano ad essere allineati alle considerazioni strategiche e di pianificazione proprie della gestione delle facilities in quanto restavano focalizzati solo su aspetti quotidiani dell'operatività. I sistemi CAFM erano poco rispondenti alle esigenze dei processi decisionali del top management. Inoltre, i sistemi CAFM difficilmente riuscivano a monitorare le performance degli edifici e (anche) dei beni infrastrutturali: costava molto ottenere le informazioni che, tra l'altro, erano difficili da verificare e tenere aggiornate. Infine i sistemi CAFM avevano limitazioni nella capacità di gestire grafici e applicazioni data centriche. Erano focalizzate principalmente sulla gestione degli spazi o manutenzioni e tralasciavano le altre funzioni. Il facility manager doveva allora superare queste limitazioni e, utilizzando le risorse a sua disposizione, doveva poter convincere anche il suo top-management che risparmi di costo, efficienze e quindi valore potevano essere generate investendo nelle tecnologie a partire da un ridisegno dei sistemi CAFM.

 

Oggi finalmente si stanno affermando piattaforme informative di nuova generazione con piena integrazione tra dati, disegni, piani di manutenzione e perfettamente integrati per lo scambio di dati a monte e a valle del processo.

Tuttavia la soluzione più all'avanguardia si ritrova oggi nell'adozione di piattaforme informative di tipo web che consentono la piena integrazione tra dati, disegni e piani di manutenzione (vd. Figura 1). Il raggiungimento di tali obiettivi è possibile mediante l'utilizzo delle nuove tecnologie web basate su frame-work applicativo di tipo E.R.P (Enterprise Resource Planning) ed erogate in modalità S.a.a.S. (Software-as-a-Service) che è l'evoluzione di quella ASP (Application Service Provider). Questi nuovi sistemi informativi, infatti, hanno consentito di passare definitivamente da una gestione segmentata dei dati, mediante i file XML, ad una gestione integrata ed intelligente, dove i dati relativi agli immobili, impianti, manutenzioni e risorse vengono elaborati in modo integrato per fornire una soluzione completa e informazioni immediatamente accessibili e interpretabili.

 

Continua a leggere  sul numero di Luglio-Agosto di Manutenzione T&M l'articolo di Vincenzo Paglialunga, Direttore Tecnico di Geomap Srl

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