Terzo trimestre 2020 positivo per Schaeffler

Un miglioramento possibile grazie alla ripresa delle due Divisioni Automotive, all’interno di un clima che resta di sostanziale incertezza globale

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    Terzo trimestre 2020 positivo per Schaeffler

Schaeffler ha recentemente ufficializzato i risultati dell’andamento del terzo trimestre che, seppur in calo del 2,6 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ha contribuito al recupero rispetto al primo semestre 2020.

Recupero rispetto al primo semestre 2020

In proposito Klaus Rosenfeld, CEO di Schaeffler AG, ha dichiarato: “Il terzo trimestre ha visto un notevole recupero rispetto al primo semestre; ciò è dimostrato soprattutto dal miglioramento del nostro margine EBIT e anche dal nostro forte free cash flow. In particolare, le due Divisioni Automotive hanno beneficiato della ripresa della domanda, che ha permesso loro di contribuire a stabilizzare gli utili del Gruppo Schaeffler. Tuttavia, data la persistente elevata incertezza sull'ulteriore decorso della pandemia di coronavirus e anche in vista di nuove misure di lockdown in alcuni mercati, sarebbe prematuro ipotizzare che la crisi sia finita. Pertanto, dobbiamo rimanere vigili e continuare ad attuare con coerenza le misure adottate per rafforzare la competitività del Gruppo Schaeffler e la sua capacità di realizzare le opportunità future".

Ridotto il calo rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente

Il Gruppo ha generato un fatturato di 8.971 milioni di euro nel periodo considerato (anno precedente: 10.839 milioni di euro). In conseguenza del calo della domanda dovuto alla pandemia del coronavirus, i ricavi di vendita del periodo in esame sono diminuiti del 15,4 % al netto degli effetti di cambio. 
Nel terzo trimestre il miglioramento della domanda è stato principalmente dovuto alla ripresa delle due Divisioni Automotive, riducendo il calo rispetto al terzo trimestre dell’anno precedente soltanto al 2,6 %. La diminuzione del fatturato durante il periodo in esame è stata determinata dal calo dei ricavi di vendita relativi ai volumi di tutte le tre Divisioni. Le quattro Regioni sono state colpite in modo diverso dalla pandemia. La Greater China ha riportato una crescita del fatturato depurato degli effetti di cambio del 8,1 % per il periodo in esame grazie alla ripresa che si è manifestata nel secondo trimestre; il suo tasso di crescita per il terzo trimestre è stato del 16,5 % rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente. Per i primi nove mesi, le altre tre Regioni hanno registrato una notevole diminuzione dei ricavi di vendita al netto degli effetti di cambio del 22,6 % in Europa, del 18,4 % in Americas, e del 19,3 % in Asia/Pacific.
Nei primi nove mesi del 2020, il Gruppo Schaeffler ha conseguito un EBIT prima degli effetti straordinari di 385 milioni di euro, considerevolmente inferiore rispetto all’anno precedente (883 milioni di euro). Questo rappresenta un margine EBIT prima degli effetti straordinari del 4,3 % (anno precedente 8,1 %).

L’EBIT per il periodo considerato è stato influenzato negativamente da effetti straordinari per 798 milioni di euro (anno precedente: 88 milioni di euro). Tra questi rientra una rettifica del valore dell’avviamento allocato alla Divisione Automotive Technologies per 249 milioni di euro riconosciuto nel primo trimestre. Altri effetti straordinari comprendono inoltre 549 milioni di euro in spese per l’ampliamento dei programmi RACE (Divisione Automotive Technologies), GRIP (Divisione Automotive Aftermarket) e FIT (Divisione Industrial), soprattutto in relazione alla riduzione del personale per adattare l’eccesso di capacità strutturale come comunicato a settembre. L’EBIT risultante, compresi questi effetti straordinari, è stato pari a -413 milioni di euro (anno precedente: 795 milioni di euro).
Il Gruppo Schaeffler prevede una crescita del fatturato per l’intero anno 2020 al netto degli effetti di cambio tra il -13,0 e il -11,5 %. Inoltre, l’azienda prevede di generare un margine EBIT prima delle operazioni straordinarie tra il 4,5 e il 5,5 % nel 2020. Si prevede anche un free cash flow prima dei flussi di cassa in entrata e in uscita per le attività M&A tra 500 e 600 milioni di euro nel 2020.