Un nuovo modello di organizzazione del costruito

  • Dicembre 15, 2014
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  • Un nuovo modello di organizzazione del costruito
    Un nuovo modello di organizzazione del costruito

L'industria delle costruzioni sta cercando e trovando nelle attività di manutenzione, e in generale nell'intervento sul patrimonio costruito, un importante volano di attività che permetta di non disperdere le diverse competenze, i saperi e le risorse che contraddistinguono gli operatori del settore nel nostro Paese ma che spesso non trovano quasi più spazio nella realizzazione di nuove costruzioni che risultano ormai sempre più in evidente contrazione. Si sta percependo in maniera sempre più evidente lo sviluppo di un nuovo modello di organizzazione del settore che - sia sotto l'influenza della perdurante crisi che sembra non lasciare spazio al ritorno ai tradizionali livelli di produzione edilizia sia per una oggettiva saturazione del territorio messa anche in evidenza dai recenti tragici avvenimenti - vede gli investimenti e le spese correnti sempre più rivolti a mantenere, migliorare o mettere in condizioni di sicurezza il patrimonio esistente piuttosto che alla realizzazione di nuovi interventi.

 

Questo spostamento del baricentro dell'industria delle costruzioni dalla nuova edificazione alla gestione del costruito non sembra essere però ancora accompagnato da quei mutamenti culturali che, come da tempo ha sottolineato Claudio Molinari nel suo "Procedimenti e metodi della manutenzione edilizia", vedono la manutenzione inquadrarsi come "attività programmatoria svolta a fini preventivi e correttivi, basata su una capacità previsionale e organizzativa e affrontata secondo le logiche del servizio". Tali capacità previsionali e organizzative, che sono e saranno sempre più richieste all'industria delle costruzioni per migliorare efficacia ed efficienza dei processi di manutenzione e gestione del costruito, devono evidentemente essere affiancate e supportate da una adeguata disponibilità di informazioni relative al patrimonio costruito che possono costituire la base per qualsiasi attività di programmazione e previsione.

 

Il tema della gestione delle informazioni nei processi di manutenzione è quindi di cruciale importanza e viene affrontato in questo numero assumendo punti di vista differenti ma tutti potenzialmente complementari che vengono sviluppati negli articoli che trattano le seguenti tematiche:

  • la gestione delle informazioni generate nell'ambito delle tradizionali fasi di progettazione, costruzione e gestione al fine di un loro utilizzo per la pianificazione e programmazione delle attività manutentive;
  • la gestione delle informazioni affrontata tramite strumenti e metodi per la loro associazione fisica e virtuale agli oggetti e alle parti d'opera che costituiscono l'edificio per mezzo di sistemi di identificazione a radiofrequenze RFID e/o con l'approccio del cosiddetto "internet delle cose";
  • la gestione delle informazioni utili ai fini manutentivi tramite modellazione virtuale dell'edificio con sistemi di Building Information Modeling (BIM) che può potenzialmente diventare il contenitore delle informazioni utili ai fini della manutenzione che accompagnano l'edificio su tutto il suo ciclo di vita dalla progettazione alla realizzazione fino alla gestione;
  • la gestione delle informazioni in termini di comunicazione alle diverse parti interessate attraverso meccanismi di certificazione di parte terza dei piani e programmi di manutenzione.

 

Giancarlo Paganin,

Department of Building Environment Science & Technology, Politecnico di Milano

 

 

 

 

 

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