Il monitoraggio dei consumi per l'efficientamento energetico

Un modello di gestione sostenibile attraverso il sistema Utente-Impianto-Edificio

  • Agosto 12, 2015
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  • Figura 1 - Processo di risparmio basato sul sistema utente - impianto - edificio
    Figura 1 - Processo di risparmio basato sul sistema utente - impianto - edificio

 

La dir 27/12/UE ha rappresentato un cambio importante, a livello culturale, nell'approccio al "sistema energia", poiché ha messo ordine in un contesto dove in realtà molti dei contenuti erano presenti in modo prodromico e disperso, grazie alla lungimiranza di pochi ma senza una visione condivisa. Il decreto legislativo 102/14 ha reso operativa la direttiva, fornendo strumenti e mezzi che in effetti piuttosto velocemente sono stati recepiti in Italia da tecnici e aziende.

Il contesto italiano è noto. In Italia, più che in altri Paesi, la carenza di fondi nei bilanci pubblici ha messo la riduzione dei consumi energetici al primo posto. Iniziative come il Patto dei Sindaci (SEAP) hanno ricevuto grande attenzione, molto di più ad esempio del Mayors Adapt (l'equivalente per la riduzione dell'impatto ambientale), proprio per il minore effetto sui conti pubblici. Al tempo stesso

 

è cresciuta l'attenzione dell'opinione pubblica su questi temi, facendoli diventare temi economici, temi sociali, e temi ambientali, e quindi oggetto di dibattitto diffuso, su cui cercare la condivisione. E' bene sottolineare che il tema della condivisione, per quanto importante nel settore pubblico (la sostenibilità diventa spesso, e giustamente, uno dei temi di penetrazione preferiti a livello politico), è altrettanto importante nel contesto privato, ai fini della ricerca di una produttività e della creazione di un mood ideale in ufficio.

 

L'uso della misura nel d.lgs. 102/14 e il contesto di riferimento

Nel decreto 102/14 vengono messi in evidenza, tra gli altri, due elementi: la misurazione e l'informazione. In effetti viene data enfasi perché si arrivi ad avere degli "utenti consapevoli", operando in modo coordinato sulla misurazione dei consumi energetici (art. 9) e sull'informazione e formazione (art. 13). Per la prima volta si vede un approccio strutturato che parte anche dalle scuole, inserendo azioni che prevedono la crescita di una cultura di un utilizzo consapevole non solo delle risorse energetiche, ma più in generale di ciò che ha impatto sull'ambiente.

 

Il contesto attuale richiede, tuttavia, misure di facile attuazione, con risultati di piccolo cabotaggio a breve-medio termine con basso investimento, piuttosto che grandi risparmi a fronte di progetti di trasformazione importanti, progetti che ci sono ma seguono filoni e logiche oggi completamente diversi. Una qualsiasi proposta nel contesto attuale deve fare i conti con una mancanza cronica di certezze e di stabilità, per cui flessibilità e possibili way out sono caratteristiche sempre gradite da chi deve prendere decisioni.

 

 

 

Continua a leggere sul numero di Luglio-Agosto di Manutenzione l'articolo di Stefano Valentini, Facility Manager, Novigos Engineering

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