Trent'anni di sviluppo nel mondo dei CMMS

Grande successo per l'evento di celebrazione di Siveco Group, organizzato lo scorso aprile presso lo Juventus Stadium

  • Maggio 10, 2016
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  • Il Dott. Carlo Fichera, Amministratore Delegato di Siveco Group dà il benvenuto ai partecipanti
    Il Dott. Carlo Fichera, Amministratore Delegato di Siveco Group dà il benvenuto ai partecipanti
  • Trent'anni di sviluppo nel mondo dei CMMS
    Trent'anni di sviluppo nel mondo dei CMMS

Nell'era dell'Information Communication Technology diventa sempre più importante dotarsi di un CMMS modulare, capace di interfacciarsi con le più diverse applicazioni e in grado di adattarsi a una realtà industriale in costante e rapido cambiamento.

 

È questo il messaggio di fondo emerso dall'evento "Il CMMS come leva di sviluppo dell'organizzazione aziendale" andato in scena lo scorso 22 aprile presso l'eccezionale cornice dello Juventus Stadium e organizzato da Siveco Group per celebrare i suoi primi 30 anni di attività.

 

Davanti a una folta platea di operatori del settore, è andata infatti in scena una giornata ricca di contenuti e interessanti novità, corredata da un piacevole visita guidata all'impianto sportivo di recente costruzione. L'evento è stato occasione per ricordare anche la storia di Siveco Italia, filiale italiana del gruppo, nata nel 1997 e diretta oggi da Stefano Betti e Paolo Pontillo.

 

A fare gli onori di casa è stato il Dott. Carlo Fichera, Amministratore Delegato di Siveco Group, che ha raccontato la storia dell'azienda nata in Francia nel 1986 e protagonista di un'evoluzione costante che l'ha portata in questi anni a confermarsi quale attore di primo piano nell'ambito CMMS, attraverso lo sviluppo delle varie versioni del suo prodotto di punta, il Coswin (la cui ultima versione è il Coswin8i).

 

Con oltre 90 mila utenti in tutto il mondo e investimenti continui (circa il 18% del fatturato è investito ogni anno in ricerca e sviluppo), Siveco Group ha chiuso il 2015 con un giro d'affari di oltre 9 milioni di euro.

 

Presente in tutti i settori, dall'industria al facility, dall'energia alla sanità, dai trasporti alla logistica, Coswin gestisce la manutenzione, tra gli altri, nei principali aeroporti di Parigi, oltre che in quello di Malpensa, e conta tra i propri clienti anche il gruppo francese DCNS, uno dei principali costruttori navali europei.

Il ruolo dell'ICT

La prima relazione tecnica della giornata è stata presentata dell'Ing. Franco Santini, Chairman del CEN Technical Committee 319 Maintenance, che ha rimarcato l'attuale necessità, per le aziende, di adeguarsi a un'economia di innovazione al fine di emergere in un mondo sempre più immerso nell'ipercompetitività, aspetto in cui anche la manutenzione industriale è direttamente coinvolta.

 

Indispensabile in questo senso diventa l'informatizzazione del dato, che rappresenta oggi l'unico canale di dialogo e comunicazione tra manutenzione e direzione, e allo stesso tempo vero e proprio strumento che consente all'azienda di proteggere il proprio know-how permettendole di colmare il divario strutturale dovuto alla diffusa delocalizzazione industriale.

 

La digitalizzazione delle informazioni, e l'utilizzo di un flusso di dati sempre più massiccio (Big Data) rende indispensabile perciò dotarsi di strumenti software che siano non solo in grado di gestire questa mole imponente di dati, ma anche capaci di distinguere e analizzare esclusivamente quelli necessari allo scopo.

 

Innovazione al servizio della manutenzione

Proprio su questo filone si è innestato l'intervento successivo, a cura di LinUp - partner di Siveco - una startup innovativa nata da un gruppo multinazionale che si occupa di consulenza nel settore automotive. Proprio partendo da quest'esperienza, il relatore ing. Marco Lo Sardo ha presentato il nuovo progetto che si pone l'obiettivo di annullare le distanze tra le attività di manutenzione e il loro controllo/gestione. Ciò è reso possibile attraverso l'utilizzo di semplici occhiali dotati di microcamere e integrati con un software, che rendono possibile lo svolgimento di una serie di attività, anche manutentive, sfruttando i vantaggi del controllo a distanza.

 

Inoltre, attraverso il wifi integrato, il sistema utilizza il ponte dati per interfacciarsi con semplici strumenti come smartphone, che permettono sia la condivisione in tempo reale dei dati sia l'invio delle indicazioni al manutentore in campo.

 

L'intervento è perciò monitorato e registrato, rendendo possibile un'analisi dell'intervento anche in una seconda fase. Il sistema è infine integrato all'interno della piattaforma di Coswin, ed è già in fase di testing presso alcuni clienti insieme a Siveco.

L'importanza della modularità

La possibilità di customizzazione del CMMS è un'altro aspetto fondamentale per la valutazione delle performance di un software. Ne è riprova l'esempio portato dall'Ing. Daniele Valle, responsabile dell'Ufficio ingegneria di manutenzione di TRM (Trattamento Rifiuti Metropolitani), società che gestisce il termovalorizzatore dello stabilimento di Gerbido (TO), di circa 4000 metri quadri.  Il Coswin, utilizzato in questo caso nella versione 7i, gestisce tutte le attività ed è stato customizzato sulle esigenze dell'impianto, suddiviso su 21 sistemi. Tra questi, è anche utilizzato come interfaccia per il magazzino ricambi (attualmente composto di circa mille componenti).

 

L'adattamento del software alle esigenze dello stabilimento, inoltre, sfrutta delle funzionalità già incluse nel sistema. Ciò significa che, anche a seguito di successivi upgrade della piattaforma, tutte le varie customizzazioni restano implementate.

La sensoristica

Successivamente è stata la volta di Stefano Campi di TrueVerit - System Integrator IT per l'industria -  raccontare i vantaggi dell'integrazione tra sensoristica, manutenzione e piattaforma software. Il progetto portato a esempio nasce cinque anni fa dall'obiettivo di venire incontro alle necessità di un manutentore industriale che lamentava le difficoltà di tenere sotto controllo alcune aree dell'azienda a causa di sistemi antiquati. È nata così l'idea di realizzare una soluzione completa di sensori digitali e analogici collegabili via cavo e wireless per rilevazioni dal campo in tempo reale. Attraverso un software e un'interfaccia web, la soluzione permette l'aggregazione dei dati dai quali poter fare verifiche e controlli in tutti i settori nel quale viene installato. Frutto di un anno di analisi di mercato su circa 40 clienti, il sistema, anche portatile, crea un canale criptato e bidirezionale che permette di tenere sotto controllo ogni ambiente. È inoltre garantita la sicurezza del dato (TrueVerit ha anche depositato un brevetto in questo senso).

L'opportunità offerta dai Big Data

A conclusione dell'evento, la Dott.ssa Miriam Rosato, Key Account & Real Estate Section Manager di DNV-GL, ente certificatore, ha relazionato sulla crescente importanza del controllo delle informazioni nella gestione degli asset aziendali

 

Ottenere disponibilità, integrità e affidabilità del dato, oltre alla completezza delle informazioni e dei metodi di elaborazione, rappresentano le sfide principali da affrontare, insieme alla difficoltà di assolvere all'aggiornamento normativo e implementarlo all'interno del proprio gestionale.

 

Da una recente ricerca sui Big Data effettuata a livello mondiale su circa 1200 società, è emerso che il 52% delle aziende vede la gestione dei Big Data come un'opportunità, e solo il 5% come minaccia. Nonostante questa consapevolezza, solo un'azienda su quattro ha una chiara strategia di gestione degli stessi, e soprattutto non ne ha ben chiaro l'utilizzo per ottenere valore e riduzione costi.

 

Ecco che allora diventa cruciale l'implementazione di nuove tecnologie software e nuovi strumenti, come un CMMS modulare per la gestione delle informazioni, supportato, anche, da azioni e progetti di change management che permettano alle aziende di affrontare al meglio questa nuova rivoluzione industriale.

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