Il sistema informativo nel processo di gestione degli asset

Il SIM a supporto di un efficace organizzazione e funzionamento delle parti di ricambio

  • Ottobre 25, 2016
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  • Figura 1 - Curva a vasca da bagno (McBalance.net)
    Figura 1 - Curva a vasca da bagno (McBalance.net)
  • Figura 2 - Andamento consumo delle Parti di Ricambio (McBalance.net)
    Figura 2 - Andamento consumo delle Parti di Ricambio (McBalance.net)

 

Le macchine, le attrezzature, gli impianti in generale utilizzati per eseguire delle operazioni, produrre assemblati, prodotti finiti sono caratterizzati da componenti che per varie ragioni possono guastarsi. Tali guasti possono essere suddivisi in tre tipologie in base alla loro distribuzione durante la vita:

  • Gusti infantili
  • Guasti casuali
  • Guasti per usura

Come definito e rappresentato dalla "curva a vasca da bagno" in figura 1.

 

Tale situazione comporta la necessità per le organizzazioni aziendali, di provvedere alla:

  • "riparazione", dopo il guasto e in determinate condizioni, nei casi di entità riparabili. La riparazione consentirà di ripristinare l'entità nello stato in cui è in grado di eseguire la funzione richiesta. In questi casi sarà necessario provvedere ad una opportuna valutazione delle condizioni di natura economica, ecologica, tecnica e/o altre, ad es. alto costo dovuto alla complessità di progettazione e realizzazione o anche difficoltà di reperibilità sul mercato. In questi casi si potrebbe comunque procedere in prima battuta alla sostituzione con una parte di ricambio di back-up e poi successivamente ripristinare l'entità originaria;
  • sostituzione, qualora i componenti non risultassero riparabili ed inoltre presentino un basso costo dovuto alla semplicità di progettazione e realizzazione o dovuto alla facilità di reperibilità sul mercato dei componenti con il fine di garantire continuità del servizio e disponibilità degli impianti, macchine o attrezzature e il rispetto dei tempi, qualità e quantità della produzione/lavorazione. In questo caso si parlerà esplicitamente di "Parte di Ricambio" e cioè "Entità destinata a sostituire una corrispondente al fine di ripristinare o mantenere la funzione originaria richiesta dall'entità".

Quanto sopra evidenzia, in entrambe le situazioni, la possibilità o la necessità, in caso di guasti, di dover procedere all'utilizzo di Parti di Ricambio. Inoltre, tale circostanza è fortemente caratterizzata da tre aspetti principali:

  • manutenibilità: intesa come disponibilità della parte di ricambio;
  • disponibilità: in termini di ripristino del funzionamento dell'asset;
  • economicità: in termini di costi di gestione e di immobilizzazione connessi con le parti di ricambio.

Gli aspetti appena richiamati possono rappresentare allo stesso tempo gli obiettivi e i macro indicatori di prestazione connessi con la Gestione delle Parti di Ricambio che rappresenta un vero e proprio Processo a supporto dell'intero sistema di Manutenzione degli Asset. Questo significa che l'efficacia e l'efficienza del processo di gestione delle parti di ricambio può essere misurata, in generale, attraverso i tre aspetti sopra richiamati. Altro aspetto fondamentale per garantire un'efficace gestione è mettere a disposizione della gestione delle parti di ricambio un Sistema Informativo di Manutenzione che sia stato opportunamente definito/progettato ed implementato.

 

La definizione/progettazione del SIM-Parti Di Ricambio (SIM-PDR) passa necessariamente attraverso uno studio approfondito delle parti di ricambio e del processo connesso con il "consumo" delle stesse, in particolare si dovrà procedere alla:

  1. individuazione delle parti di ricambio;
  2. classificazione delle parti di ricambio;
  3. configurazione di ciascuna parte di ricambio;
  4. definizione, per le parti di ricambio con velocità di consumo prevedibile, delle modalità per poter individuare:
  • livelli di scorta di sicurezza;
  • livelli di scorta di riordino;
  • quantità ottimali di acquisto.
  1. definizione del layout del magazzino;
  2. definizione delle modalità per il prelievo e stoccaggio.

 

Rispetto alle fasi sopra indicate, tenuto conto anche del numero delle parti di ricambio che può nella maggior parte dei casi essere decisamente significativo (migliaia di codici), è evidente l'utilità di poter usufruire di un eventuale studio preliminare di FMECA-RCM che già costituisce parte del lavoro di conoscenza delle parti di ricambio o degli item che possono contenere parti di ricambio e di buona parte delle informazioni necessarie per la caratterizzazione delle parti stesse.

 

Per quanto attiene le fasi sopra richiamate vale la pena evidenziare alcuni aspetti critici per un'efficace progettazione e successiva implementazione del processo, supportato da SIM, di gestione delle parti di ricambio:

  • classificazione delle parti di ricambio: le Parti di Ricambio e i Materiali, anche tenuto conto delle indicazioni della UNI 10749-2 "Guida per la gestione dei materiali per la manutenzione. Criteri di classificazione, codifica e unificazione" possono essere classificate in:
    • materiali di consumo (es. lubrificanti, olio, solventi, nastri, etc);
    • ricambi generici (es. cinghie, giunti, valvole .. "materiali da banco");
    • ricambi specifici: a degrado prevedibile (programmazione dei fabbisogni); strategici (alti costi, lunghi tempi di consegna, utilizzo non prevedibile, riparabili da outsourcer).
  • configurazione delle parti di ricambio: ogni parte di ricambio dove essere accompagnata/caratterizzata con tutte le informazioni che ne possono consentire una migliore/efficace considerazione nella fase di progettazione e gestione (Es. Codice, descrizione, marca, modello, classe (materiale di consumo, ricambio generico, ricambio a degrado prevedibile, ricambio strategico), caratteristiche (meccanico, elettrico, elettromeccanico, etc), anagrafica dei fornitori, costi, quantità presenti, velocità di consumo, informazioni sul trasporto, informazioni per lo stoccaggio, caratteristiche di degradabilità, etc);
  • definizione, per le parti di ricambio con velocità di consumo prevedibile, delle modalità per poter individuare: Livelli di scorta di sicurezza (SS), Livelli di scorta di riordino (LR), Quantità ottimali di acquisto (QOTT=Q-SS): il valore dei tre parametri (SS, LR, QOTT) è diverso per ogni parte di ricambio. In particolare, la Scorta di Sicurezza (SS) dovrà essere definita per poter tener conto della variabilità statistica nella velocità di consumo o nel ritardo dei tempi di consegna (LT= Lead Time).

L'obiettivo di questa fase è riuscire ad individuare tre funzioni che siano in grado sulla base delle informazioni base che seguono, di                       restituire i valori di SS, LR e QOTT:

  • velocità di consumo;
  • tempi di approvvigionamento,
  • costo unitario,
  • costo di approvvigionamento,
  • ingombro,
  • etc.
  • definizione del layout del magazzino e Definizione delle modalità per il prelievo e stoccaggio: questa fase è fondamentale per garantire un'efficace funzionamento del processo di gestione delle parti di ricambio. Il SIM-PDR è dal punto di vista operativo lo strumento che deve supportare totalmente l'attività di prelievo e stoccaggio dei materiali e delle parti di ricambio.

Da quanto su definito, il SIM avrà un ruolo cardine per le Parti di Ricambio in quanto sarà lo strumento sul quale implementare la progettazione della gestione delle parti di ricambio e il supporto per l'implementazione e gestione efficace delle stesse, senza dimenticare che ciò sarà utile ed efficace soltanto se è correttamente progettato ed implementato nelle realtà aziendale di riferimento, correttamente allineato ai processi aziendali, e correttamente alimentato da dati e informazioni puntuali e non distorte.

 

Massimo Concetti 

Safety & Maintenance Engineer, McBalance.NET

Giuseppe Venditti

Safety & Maintenance Engineer, McBalance.NET

 

 

 

 

 

 

 

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