Manutenzione, serve libertà di scelta

Emerge la necessità, sempre più palese, di mettere in condizione i fleet manager di prendere decisioni sulla scorta di dati completi, attendibili, attuali

  • Maggio 18, 2021
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    Manutenzione, serve libertà di scelta

Ancora una volta ci occupiamo di manutenzione applicata ai trasporti, e lo facciamo in un periodo in cui l’intero comparto è investito da responsabilità mai viste prima, considerata la necessità di mantenere in efficienza parchi veicoli dedicati a servizi essenziali, come quelli del trasporto pubblico locale e regionale o dell’igiene urbana.

Si pensi solo alle necessità di sanificazione delle superfici e dell’aria e a quelle dell’ormai tristemente noto “distanziamento sociale”, che hanno imposto ulteriori complicazioni tecnologiche per la necessità di tenere traccia per quanto possibile dei passeggeri a bordo. E si pensi a quanto profondamente possono essere state interessate le strutture tecniche aziendali in un periodo in cui la complessità dei processi è aumentata a dismisura proprio in conseguenza di una maggiore attenzione ai cosiddetti “lavaggi tecnici”, e del ruolo centrale che le società multiservizi hanno assunto durante la pandemia da Covid-19, spesso integrate in veri e proprie azioni di protezione civile.

Questo numero contiene alcuni contributi che provano ad uscire da una logica emergenziale, riproponendo scenari strategici che consentono, a tendere, di fare comunque tesoro delle esperienze acquisite, riprendendo un cammino di innovazione che sa coniugare le scelte tecnologiche contingenti con l’esigenza di dotarsi di processi governabili e, immancabilmente, delle necessarie competenze.
Troviamo dunque un esempio concreto costituito dalla riorganizzazione del processo di manutenzione associato all’officina di manutenzione interna di un’azienda di trasporto pubblico di medie dimensioni, che si trova a operare scelte di make or buy in un periodo di profondo rinnovo della propria flotta.
Inoltre, facendo tesoro di quanto già ormai consolidato nei settori precedenti, vediamo come anche la gestione delle flotte di veicoli per l’igiene ambientale stia cercando di evolversi; in questo caso stimolando il mondo dei produttori di attrezzature, che in Italia vanta vere e proprie eccellenze, ad aumentare il proprio “presidio di conoscenza” grazie alla richiesta da parte di alcune stazioni appaltanti di prodotti cui sia associata una documentazione di manutenzione le più possibile completa ed esaustiva.
Il filo conduttore di questi esempi è la necessità, sempre più palese, di mettere in condizione i fleet manager di operare scelte sulla scorta di dati completi, attendibili, attuali. Le basi dell’ingegneria di manutenzione.

 

Alessandro Sasso, Presidente ManTra, Coordinatore Regionale A.I.MAN. Liguria, Innovation Manager accreditato MISE